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FAQ 04 Il paradosso della gomma SBR

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Il paradosso della gomma SBR, impiegata nei campi di erba sintetica, si concentra sulla preoccupante questione del rilascio di zinco e altre sostanze chimiche potenzialmente dannose nell'ambiente. Uno studio condotto a Basilea ha avvertito che esaminando la gomma per 21 giorni emerge un rilascio di zinco significativamente superiore rispetto ai test standard di 24 ore. Questo pone in discussione le certificazioni di eco-compatibilità attualmente fornite durante l'acquisto di tali materiali.

La problematica del rilascio di zinco è particolarmente evidente nel caso di pneumatici riciclati. Durante il loro processo di frammentazione, necessario per creare granuli destinati ai campi sintetici, la superficie esposta agli agenti atmosferici aumenta, incrementando così il rischio di contaminazione delle acque e del suolo. Un articolo pubblicato su PMC ha messo in luce gli effetti inibitori dello zinco e degli IPA sulla crescita di alcuni organismi acquatici e del terreno, suscitando ulteriori preoccupazioni. Queste preoccupazioni sono state ulteriormente evidenziate dalle analisi di laboratorio che hanno classificato i vecchi granuli di gomma rimossi dai campi sintetici come eco-tossici. Si sottolinea che le normative attuali non sembrano sufficientemente adeguate a prevenire tali rischi, creando un paradosso normativo che necessita di un'attenta revisione.

L'impatto dello zinco e degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sulla vita acquatica e sugli organismi del suolo è provata ma, nonostante gli studi sugli effetti negativi sulla salute umana siano stati condotti, mancano evidenze di correlazione diretta. In termini di salute umana, ricerche consolidate sugli idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti provenienti dalla gomma granulare indicano concentrazioni variabili di IPA, influenzate dall'età dei campi di erba sintetica. Sebbene le analisi epidemiologiche non abbiano riscontrato significative correlazioni tra l'uso dell'erba sintetica e malattie come leucemia e linfoma, esiste ancora una necessità di studi più completi e longitudinali per determinare i potenziali rischi per la salute.

Inoltre, si discute dell'implicazione normativa e del mercato poiché attuare test più rigorosi su granuli di gomma potrebbe rivelare livelli di zinco superiori ai limiti di sicurezza, incidendo sulla sicurezza dei campi sintetici. Questo dovrebbe guidare la ricerca verso alternative più sicure e sostenibili alla gomma riciclata. Attualmente, i costi di smaltimento sono aumentati, complice il divieto di esportazione dei rifiuti di plastica verso paesi privi di adeguati protocolli di gestione dei rifiuti.

Infine, il principio di autotutela è invocato per proteggere la salute pubblica, consentendo interventi anche in assenza di evidenze scientifiche conclusive. Questo principio appare particolarmente rilevante per quanto riguarda l'impiego di materiali riciclati nei campi sportivi, sollevando dibattiti sulla loro sicurezza. In contesti divergenti, alcuni paesi adottano misure più preventive, mentre altri valorizzano i benefici ambientali dell'uso dei materiali riciclati. Le richieste di maggiore trasparenza e rigore nei test di sicurezza si fanno sempre più pressanti, contribuendo alla chiamata per l'adozione del principio di autotutela e l'esplorazione di alternative più sicure.

Uno studio pubblicato a Basilea ha evidenziato che alcuni tipi di gomma possono passare il test se esposti a 24 ore al reagente ma se il test viene prolungato in 21 giorni lo zinco rilasciato nelle acque supera 2,5 volte il valore massimo del OMS. Cosa succederebbe se venisse applicato il test dei 21 giorni di pubblicato a Basilea?

Il paradosso della gomma SBR utilizzata nei campi in erba sintetica

I pallini di gomma hanno un costo oneroso di smaltimentoI pallini di gomma hanno un costo oneroso di smaltimento

Lo zinco è un elemento chimico che ha diverse applicazioni, inclusa quella della gomma. In particolare, l'Ossido di Zinco (ZnO) è un composto che viene utilizzato nella produzione di pneumatici perché agisce come attivatore della vulcanizzazione e come agente rinforzante negli elastomeri SBR.

Durante il processo di riciclaggio dei vecchi pneumatici per ottenere granulato destinato ai campi sintetici, la superficie dello zinco aumenta a causa della frantumazione della gomma, esponendolo maggiormente agli agenti atmosferici. Questo fenomeno comporta un notevole incremento del rilascio di zinco nelle acque e nel terreno. Recenti analisi di laboratorio su rifiuti di gomma e sabbia prelevati da vecchi campi in erba sintetica hanno rivelato concentrazioni elevate di zinco, portando alla classificazione di tali rifiuti come eco-tossici, rientranti nella categoria HP14.

Queste evidenze si pongono in contrasto con le attuali normative sulla commercializzazione dei pneumatici di seconda vita, poiché i fornitori possono fornire "certificati di eco-compatibilità" al momento dell'acquisto. Questo solleva preoccupazioni e rende difficile comprendere il paradosso normativo, che merita un'attenzione più approfondita.

L'impatto dello zinco ed IPA sulla vita acquatica e sugli organismi del suolo

I pneumatici a fine vita vengono utilizzati per vari scopi, tra cui campi sportivi e superfici per parchi giochi. Tuttavia, diverse sostanze utilizzate nella produzione di pneumatici possono essere fonte di preoccupazioni legate alla salute umana o agli effetti negativi sull'ambiente. In questo contesto, è necessario verificare se questo approccio abbia l'effetto desiderato in un contesto più ampio. Mentre gli effetti negativi sulla salute umana sono stati studiati a fondo e la legislazione è attualmente in fase di revisione, l'impatto sugli organismi acquatici o del suolo non è stato sufficientemente studiato. Uno studio pubblicato a PMC il 30 marzo 2022 si è occupato dell'esposizione degli organismi acquatici e del suolo alla gomma granulata, utilizzando l'analisi delle concentrazioni di metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici. I risultati ottenuti fanno riferimento a preoccupazioni sostanziali relative alla contaminazione delle acque dolci in particolare, poiché le maggiori concentrazioni di zinco (7 mg·L−1) e idrocarburi policiclici aromatici (58 mg·kg−1) inibiscono la crescita degli organismi acquatici, in particolare Desmodesmus subspicatus e Lemna minor. Il test eseguito con gli organismi del suolo evidenzia anche notevoli preoccupazioni legate alla mortalità dei lombrichi. Le conoscenze acquisite possono essere considerate una tabella di marcia per un approccio coerente all'attuazione dell'economia circolare, che comporta una serie di problemi finora descritti in modo insufficiente.

Il rischio sulla salute dei giocatori

Una rassegna sugli idrocarburi policiclici aromatici e sui metalloidi, pubblicata recentemente, esamina e consolida la letteratura esistente sulla gomma granulare utilizzata come riempitivo nell'erba sintetica e sui suoi effetti negativi sulla salute, insieme a raccomandazioni per ricerche future. È stata condotta una ricerca in PubMed, Web of Science, Scopus, Embase e Google Scholar per trovare studi sull'esposizione alla gomma granulare nei materiali di riempimento dell'erba sintetica. La ricerca si è concentrata su studi epidemiologici e tossicologici di laboratorio (compresi studi di simulazione dell'esposizione e studi sugli animali), nonché su relazioni governative. Non sono stati presi in considerazione gli studi non in lingua inglese e quelli che riguardano le lesioni (lesioni muscoloscheletriche e ustioni). Diciotto studi di laboratorio hanno esaminato le concentrazioni di IPA presenti nell'intaso in gomma del tappeto erboso sintetico. Il livello totale di IPA rilevato nei campioni variava tra 0,4 mg/kg e 3196 mg/kg. I livelli di IPA erano influenzati dall'età del tappeto erboso sintetico, con i campi di superficie sintetica più vecchi che contenevano concentrazioni più basse (rispetto ai tappeti erbosi appena posati). I campi in erba sintetica composti da granuli di gomma derivati da scarti industriali presentavano una composizione di IPA inferiore rispetto a quelli con granuli derivati da pneumatici fuori uso.

Nei sei studi che hanno esaminato il contenuto e la composizione dei metalli dei granuli di gomma provenienti da pneumatici posto-consumo, le concentrazioni medie più elevate erano di alluminio (5382 mg/kg), zinco (5165 mg/kg) e ferro (489,6 mg/kg). Sono state riscontrate differenze minori nelle concentrazioni di metalli pesanti nel tappeto erboso sintetico appena installato rispetto a quello più vecchio e ai campi sportivi sintetici esposti alla luce solare diretta (rispetto ai campi al coperto). Sono stati condotti due studi epidemiologici sull'intaso in gomma del tappeto erboso sintetico (uno studio ecologico e uno trasversale), che non hanno riscontrato associazioni significative tra l'esposizione al tappeto erboso sintetico e l'incidenza di leucemia, linfoma non Hodgkin e linfoma di Hodgkin.

Analogamente, uno studio metabolomico su campioni di urina di atleti prelevati prima e dopo la partita su erba sintetica e due studi che simulavano l'esposizione cutanea, per ingestione e per inalazione hanno concluso che non vi era alcun rischio elevato per la salute associato al gioco su campi in erba sintetica. Attualmente, le prove di un'associazione diretta tra l'uso dell'erba sintetica e gli effetti negativi sulla salute sono molto limitate. Considerando l'uso onnipresente dell'erba sintetica a livello globale e la scarsità di studi epidemiologici, è fondamentale condurre ulteriori ricerche basate su studi longitudinali e valutazioni più solide dell'esposizione, per migliorare la nostra comprensione dei potenziali rischi per la salute associati all'esposizione al riempimento dell'erba sintetica.

In sistesi, l'attuale corpus di ricerca non offre conclusioni definitive o universalmente accettate. Alcuni studi suggeriscono potenziali danni alla salute dall'ingerenza dello zinco presente nella gomma di pneumatici, mentre altri indicano che il rischio è trascurabile. Di conseguenza, resta una questione di urgenza di ricerca con risultati che non giustificano allarmismo ma richiedono indagini continuative e vigilanza.

Orientamento normativo ed implicazioni sul mercato

Per ora possiamo solo fare delle congetture dato che non siamo esperti sulla gestione dei rifiuti, ma sembra effettivamente possibile che ci siano delle differenze nei protocolli di test, tra quelli utilizzati per l'acquisto dei granuli di gomma dei pneumatici e quelli per il suo smaltimento perché quest'ultimo è maggiormente regolamentato. Se questo fosse il caso, sarebbe necessario standardizzare i protocolli di test per garantire che i risultati siano veramente comparabili.

Infatti, se il test di esposizione a 21 giorni al reagente, pubblicato a Basilea nel mese di marzo 2022 dovesse essere applicato all'acquisto della gomma, si andrebbe a scoprire che la gomma in questione non supera i limiti di sicurezza per il rilascio di zinco come inizialmente pensato. Questo potrebbe avere importanti implicazioni per la sicurezza e la salubrità dei campi in erba sintetica e potrebbe richiedere la ricerca e l'adozione di alternative più sicure alla gomma riciclata usata come riempitivo.

Allo stato attuale, è sicuro che il costo per lo smaltimento del riempimento in gomma rimosso dai campi di erba sintetica è stato triplicato rispetto al 2020 ed è diventato più complesso. Questo aumento è dovuto anche al recente divieto di esportazione dei rifiuti di plastica verso i paesi senza un adeguato protocollo di gestione dei rifiuti. Se, com'è probabile, durante le analisi dell'intaso (sabbia e gomma SBR) rimosso dal campo sintetico viene classificato nella categoria HP14 p necessario portare il rifiuto all'inceneritore sostenendo dei costi che possono sfiorare i 1.000 euro alla tonelata.

Il principio della autotutela

Il principio della autotutela si fonda sulla necessità di proteggere l'interesse pubblico e la salute dei cittadini. Esso consente alle autorità competenti di intervenire in situazioni di potenziale rischio, anche quando le evidenze scientifiche non sono conclusive. Questo principio è particolarmente rilevante in ambiti come la salute pubblica e la sicurezza ambientale, dove i danni possono rivelarsi gravi e irreversibili.

Nel caso specifico dei campi da gioco in erba sintetica, le autorità locali e nazionali si trovano a dover bilanciare l'uso di materiali riciclati, che promuovono la sostenibilità e l'economia circolare, con le preoccupazioni legate alla salute dei giovani atleti che utilizzano queste strutture quindi, negli ultimi anni, diversi studi sono stati condotti per valutare la tossicità della gomma riciclata. Tuttavia, i risultati sono stati contrastati. Alcuni studi hanno evidenziato la presenza di sostanze tossiche in concentrazioni preoccupanti, mentre altri hanno concluso che non vi è un rischio significativo per la salute degli atleti. Questa mancanza di consenso scientifico ha alimentato il dibattito pubblico e ha portato a richieste di regolamentazione più rigorosa.

Le divergenze nei risultati degli studi hanno portato a reazioni diverse da parte delle istituzioni. In alcuni paesi, le autorità hanno adottato misure precauzionali, sospendendo l'uso della gomma riciclata nei campi da gioco fino a quando non saranno disponibili prove più definitive sulla sua sicurezza. In altri casi, è stata promossa la continuazione dell'uso, sostenendo che i benefici sul risparmio idrico superano i potenziali rischi.

Le organizzazioni sportive e le associazioni di genitori hanno spesso richiesto maggiore trasparenza e rigore nei test di sicurezza, sottolineando l'importanza di garantire un ambiente di gioco sicuro per i bambini. Questo ha portato a una crescente pressione sulle autorità per attuare il principio della autotutela, adottando misure preventive e promuovendo alternative più sicure. Tra queste quella più siginificativa è quella dei medici americani che sconsigliano l'erba sintetica di cui abbiamo parlato nel nostro blog.

 

 

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