I giocatori non amano alternare tra eba sintetica e naturale, perché comporta maggiore stress a legamenti e muscolature con difficoltà di adattarsi. I manti ibridi naturali del passato sopportano un carico da gioco maggiore durante la stagione di crescita ma durante l'inverno versano in pessime condizioni ed è difficile da mantenere e rigenerare. Il sistema POWERgrass offre il meglio di entrambi i mondi con il campo giocabile durante tutta la stagione agonistica.
La necessità di ridurre il consumo del suolo ed i costi per la manutenzione impongono l'uso intensivo dei campi da gioco, portando le squadre ad allenarsi sui campi sintetici per poi giocare la partita di campionato nello stadio in erba naturale. La trasformazione di alcuni stadi in sintetico, negli ultimi 18 anni, non è stata recepita bene dai giocatori perché ha snaturato il gioco del calcio e si percepisce un rischio maggior di infortuni, mal di schiena e problemi muscolari.
POWERgrass, il meglio di entrambi i mondi!
Il POWERgrass offre la possibilità di giocare su erba naturale rinforzata in modo intensivo fino a 25-30 ore alla settimana durante il periodo di crescita dell'erba, ma quando il campo viene utilizzato con la stessa intensità durante l'inverno l'erba tende a perdere la sua densità e vigore. In tal caso, nelle zone di maggior usura tende ad emergere l'erba sintetica che consente di continuare a giocare fino alla ripresa vegetativa.
Dal punto di vista manutentiva, l'obiettivo in inverno è di tenere pulita la superficie dai residui dell'erba morta e arieggiare la superficie maggiormente per renderla più morbida per il gioco in quanto l'erba naturale contribuisce sempre di meno. Anche se l'erba perde gran parte del suo apparato fogliare dal gioco intensivo durante l'inverno nella primavera successiva la crescita di nuovi stemmi consentirà la ripresa della vegetazione. Nelle zone di maggior usura una risemina parziale consente di recuperare rapidamente.
Talvolta, in alcuni parti del mondo il clima può risultare estremo e l'inverno estremamente freddo per poter usare il campo tutto l'anno. Ci è stato chiesto più volte se è possibile mantenere un manto ibrido al chiuso sotto un pallone pressostatico.
Non è una risposta facile perché bisogna ricordare che le specie di erba amano la luce del sole che è necessaria per crescere tranne che per l'inverno quando è dormiente che dipende fondamentalmente dalla temperatura.
Modulo di luce per la fotosintesi
Se dovete coprire il campo di POWERgrass si prevede che anche la temperatura rimarrà più alta durante l'inverno e l'erba consumerà i carboidrati immagazzinati nelle radici cercando di crescere ma in assenza di luce solare crollerà e morirà per mancanza di energia. Ciò significa che è necessario fornire anche l'illuminazione artificiale per la fotosintesi per mantenere l'erba viva. In Italia è presente una tecnologia a LED che in Italia e servono 10 moduli per coprire metà campo, i quali spostandoli manualmente possono favorire la vegetazione. I consumi energetici sono alti, quindi questo tipo di soluzione è per le squadre professionistiche con la presenza di imponenti coperture sulle tribune oppure di tutto lo stadio.
Per un campo di allenamento invece, qualora si desidera ridurre i consumi della luce artificiale, il POWERgrass può essere una soluzione se si concorda di allenarsi su erba artificiale durante l'inverno, perché è possibile riseminare l'erba ogni primavera quindi una volta tolta la copertura giocare di nuovo si erba naturale rinforzata. E' una possibilità concreta che può essere valutata laddove l'inverno è lungo e molto freddo perché, in caso di gioco intenso, si può perdere comunque una buona parte dell'erba anche se si è all'aperto. Se le estati sono calde e ci si aspetta che si organizza un campo estivo con gioco intensivo, si consiglia di seminare l'erba Bermuda Ibiza per esempio e giocare dopo 4 settimane su erba naturale. In inverno, quando la Bermuda va in dormienza e diventa color paglia, si può falciare basso e scarificare intensamente per rimuovere le foglie e poi coprire con il telone pressostatico.