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Nel contesto della sperimentazione presso la Fondazione Minoprio, è stata analizzata l'efficacia della zeolite naturale come ammendante minerale, impiegata nei tappeti erbosi di campi sportivi per migliorare la resistenza e la salute del prato.
La zeolite, nota per la sua porosità e carica molecolare negativa, viene utilizzata nei substrati di crescita per assorbire acqua e nutrienti, creando un ambiente favorevole all'attività biologica che promuove uno sviluppo sano ed equilibrato delle piante.
Questa capacità di assorbire l'acqua libera aiuta a mantenere l'equilibrio tra l'umidità e l'aria nel suolo, mitigando così gli stress termici che possono danneggiare le radici sia durante l'estate che l'inverno.
A differenza dell'argilla, la zeolite facilita anche lo scambio gassoso e il drenaggio dell'acqua, offrendo un ambiente ideale per i batteri benefici e le micorrize che migliorano la biodisponibilità dei minerali. Per quanto riguarda la fertilità del substrato sabbioso, la zeolite offre vantaggi significativi grazie alla sua capacità di scambio cationico (CSC), trattenendo e rilasciando lentamente nutrienti importanti come il potassio e l'ammonio, evitando così problemi di lisciviazione.
Questo migliora l'efficienza complessiva dei nutrienti presenti nel fertilizzante e nel terreno.
Inoltre, l'integrazione di zeolite nel substrato durante la semina favorisce la germinazione e lo sviluppo del microbioma grazie alla sua interazione con acqua e nutrienti. La qualità della zeolite varia a seconda della sua composizione minerale, con la clinoptilolite che si distingue per la sua maggiore resistenza e area superficiale.
Tuttavia, tutte le varietà di zeolite, inclusa la phillipsite e la cabasite, possiedono un CSC simile che contribuisce alle loro proprietà ammendanti.
L'uso della zeolite richiede un investimento iniziale, ma può portare a risparmi significativi sui costi di manutenzione ordinaria a lungo termine, riducendo i rischi legati agli stress termici e alle malattie delle piante.
L'adozione di zeolite nei campi sportivi italiani ha mostrato effetti positivi nella riduzione degli stress termici estivi, confermando il suo ruolo cruciale negli interventi di miglioramento dei substrati erbosi.
La nostra prova sperimentale nella Fondazione Minoprio ci ha permesso di verificare molti ammendanti organici ed minerali. Una di questi è la zeolite naturale. La zeolite naturale è stata applicata nei tappeti erbosi nei campi sportivi da oltre 15 anni all'estero, integrata nel substrato sabbioso perché forma tappeti erbosi forti, sani e più resistenti al gioco.
La zeolite naturale è un minerale d’estrazione che viene applicata nelle coltivazioni per la sua porosità unica e la sua carica molecolare negativa. Nel substrato di crescita, la Zeolite assorbe acqua e sostanze nutritive offrendo un habitat ideale per l’attività biologica che garantisce una crescita sana ed equilibrata. Nell’industria viene usata spesso come carrier di nutrienti, agenti umettanti, acidi umidi, estratti di alghe etc. per un effetto più lungo.
La zeolite è una spugna naturale che assorbe l’acqua libera in eccesso che, oltre a mantenere in contenuto acqua/aria in equilibrio, mitiga gli stress termici alle radici, estate ed inverno. Dopo una forte precipitazione, il substrato sabbioso si satura di acqua libera per merito delle forze capillari; l’acqua libera presente tra i granelli di sabbia aumenta sensibilmente la conducibilità termica del substrato sabbioso e di conseguenza l’accumulo di calore nella rizosfera. In estate, dopo una forte precipitazione torna il caldo e di conseguenza l’aumento della temperatura nel substrato di crescita è correlato con l’aumento dell’umidità proprio perché è presente una quantità elevata di acqua libera che si riscalda: questo è il fattore principale della moria della piante ancora prima che si presentano le malattie fungine che il più della volte sono una conseguenza ossia l’effetto visivo ma non la causa principale. La zeolite all’interno di un substrato sabbioso è in grado di assorbire l’acqua libera in eccesso come l’argilla, mitigando lo stress termico alle radici ma, a differenza dell’argilla, favorisce lo scambio gassoso ed il drenaggio dell’acqua.
Prova sperimentale di ammendanti a Minoprio
Le zeoliti, come l'humus, hanno una capacità di scambio cationico (CSC) compreso tra 150-250 meq/100g, quindi, miscelando circa 10% in volume con la sabbia silicea aumenta la fertilità del substrato sabbioso. Le zeoliti hanno capacità adsorbenti selettive per alcuni cationi nutritivi, in quanto possono trattenere gli ioni ammonio (NH4+) e potassio (K+) mitigando il problema della lisciviazione di questi preziosi nutrienti e, allo stesso tempo, possono rilasciarli progressivamente nel tempo, evitando gli eccessi. Infatti, questi ioni possono essere prontamente scambiati quando le radici delle piante ne hanno bisogno.
Numerosi studi evidenziano che l’azione simbiotica delle piante con i batteri benefici e le micorrize rende i minerali maggiormente biodisponibili rispetto l’assorbimento diretto dei nutrienti risolti nella soluzione acquifera, come avviene nel terreno o nella coltivazione idroponica. Questa sinergia fa parte del ciclo biologico naturale perché le piante dispongono il carbonio che serve ai batteri e loro per contro, cedono i nutrienti maggiormente biodisponibili a fine ciclo di vita che dura poche ore. I batteri sono in grado di fissare l’azoto atmosferico e di mineralizzare i nutrienti presenti nel terreno, e quelli forniti dalle concimazioni, fino 6 volte più efficacemente rispetto all’azione solvente dell’acqua. Le micorrize rendono il fosforo maggiormente biodisponibile mitigando il problema di immobilizzazione del fosforo. Le zeoliti offrono un habitat ideale per questi microorganismi perché aria, acqua e nutrienti sono presenti in modo equilibrato.
La presenza delle zeoliti nel substrato di crescita contribuisce quindi in via diretta alla riduzione della lisciviazione di N e K ed altri elementi ed in via indiretta, fornendo ospitalità agli microorganismi nelle sue infinite cavità, perché li trasforma in forma di complessi organici, maggiormente biodisponibili, aumentando l'efficienza dei nutrienti presenti nei fertilizzanti e quelli nel terreno.
L’uso della zeolite all’impianto oppure in top-dressing, può richiedere alcuni anni per ammortizzare il costo sulla base del solo risparmio di fertilizzanti. Tuttavia, consente di ridurre il costo complessivo della manutenzione ordinaria ed i rischi di interventi straordinari a seguito di stress termici che favoriscono lo sviluppo delle malattie.
Il nostro staff tecnico è il primo gruppo che ha fatto uso delle zeoliti in Italia dal 2016 nel campi sportivi ibridi, in tutte le sue installazioni e da allora anche i nostri partner e persino i concorrenti sono abituati ad usarla. I nostri tecnici hanno potuto osservare che integrando un vermi-compost ed equilibrando il nutrimento e l’umidità, la zeolite è il miglior alleato per evitare gli stress termici durante tutta l’estate.
Durante la semina, la presenza della zeolite nel substrato di crescita, favorisce la germinazione per merito della migliore efficacia dell’azione dell’acqua, dei nutrienti e di un rapido sviluppo del microbioma.
La migliore qualità ed il contenuto % più alto di zeolite viene fornito dalla Clinoptilolite. La sua struttura interna è molto aperta offrendo una area superficiale più ampia ma, allo stesso tempo, ha una forte resistenza fisica alla frantumazione. Una quantità inferiore di zeolite è presente nella Phillipsite e la sua struttura è meno resistente mentre ancora minor quantità con struttura ancora più debole è fornita dalla Cabasite. Tuttavia, la CSC sembra essere molto simile a tutti e tre. Quando si seleziona la zeolite bisogna fare attenzione alla presenza di polvere e soprattutto alla resistenza meccanica del minerale affinché possa resistere maggiormente.