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Il conflitto tra erba naturale e sintetica nei campi sportivi è una questione che coinvolge sicurezza ed efficacia.
Tradizionalmente, i campi in erba naturale, se ben mantenuti, offrono migliori condizioni di gioco grazie alla migliore interazione tra tacchetti e superficie.
Tuttavia, i rischi sono dietro l'angolo se le radici non sono solide, se ci sono buche pericolose o problemi di drenaggio.
Un esempio significativo di tali problemi è avvenuto nel 2012 quando il Barcellona protestò contro le condizioni del campo di San Siro, appena rivestito di nuove zolle.
Questo tipo di trapianto non sempre garantisce una soluzione sostenibile e comporta rischi logistici notevoli, specialmente se effettuato fuori stagione. Dall'altra parte, l'erba sintetica, sebbene attrattiva per la sua costante disponibilità, non è priva di problemi.
Studi riportati sull'American Journal of Sports Medicine evidenziano un aumento significativo delle lesioni al legamento crociato tra i calciatori che giocano su superfici sintetiche rispetto a quelle naturali.
Allo stesso modo, la NFL ha registrato un numero maggiore di infortuni su erba sintetica tra il 2012 e il 2016.
Abrasioni, rischio di surriscaldamento del terreno e dolori alla colonna vertebrale sono solo alcuni dei problemi associati alle superfici sintetiche.
Il calore accumulato sui campi in erba sintetica è particolarmente preoccupante, poiché provoca affaticamento precoce e rischio di esaurimento da calore, un fenomeno comune in condizioni climatiche calde. Come soluzione a questi problemi, emergono i campi ibridi, come l'erba POWERgrass, che promettono di combinare i vantaggi di entrambe le superfici.
L'erba ibrida offre maggiore sicurezza grazie a una migliore stabilità e trazione, riducendo il rischio di affaticamento e abrasioni.
Il sistema POWERgrass mantiene la superficie morbida e resistente grazie a un'opportuna gestione del substrato, risultando in una condizione di gioco ottimale.
La compattazione è minimizzata, rendendo il campo meno soggetto a danneggiamenti e più facile da mantenere.
In sintesi, sebbene erba naturale e sintetica abbiano entrambe i loro meriti, la tecnologia ibrida sembra rappresentare una soluzione promettente nella costante ricerca di superfici sportive più sicure ed efficienti.
Le caviglie risentono la instabilità della superficie
I campi in erba naturale, con una adeguata manutenzione, sono considerati ancora oggi la superficie sportiva ideale per la maggior parte dei giocatori per merito di una migliore interazione dei tacchetti con la superficie. Tuttavia, ci sono dei rischi se le radici non sono ben ancorate al terreno, se sono presenti buche pericolose o se il drenaggio dell'acqua non è adeguato. Distorsioni alle caviglie si possono verificare quando le radici dell'erba non sono abbastanza forti e le zolle d'erba si sollevano. Nel mese di febbraio 2012 la Barcellona fece una protesta formale alla UEFA per le condizioni dello stadio di San Siro dove pochi giorni prima erano state posate le nuove zolle d'erba naturale. Il trapianto delle zolle d'erba naturale non è risolutiva e comporta numerosi rischi anche dal punto di vista logistico perché spesso si fa fuori stagione. Il trapianto delle zolle richiede inoltre una manutenzione intensiva per far radicare l'erba nel nuovo sito. Negli stadi dei professionisti, si privilegiano le zolle d'erba con spessore di 40 mm per poter giocare subito ed è quasi impossibile farle radicare perché manca proprio la corretta areazione dell'apparato radicale pur bucando frequentemente.
L'erba sintetica comporta maggiori rischi
Un studio recentemente pubblicato sull'American Journal of Sports Medicine ha dimostrato che i calciatori delle divisioni II e III del NCAA hanno il 63% di probabilità in più di avere lesioni del legamento crociato anteriore (LCA) e i calciatori della divisione I del NCAA hanno quasi 3 volte più probabilità di avere lesioni del legamento crociato posteriore (LCP) quando giocano su erba sintetica rispetto all'erba naturale.
Recenti ricerche pubblicate sull'American Journal of Sports Medicine hanno scoperto che tra il 2012 e il 2016, tra gli atleti d'elite della NFL, il 16% in più di lesioni alla parte inferiore del corpo su erba sintetica rispetto all'erba naturale. Se tutte le partite della NFL giocate su erba sintetica fossero giocate su erba erbosa durante il periodo di studio, ci si aspetterebbero 319 lesioni in meno alla parte inferiore del corpo.
Nelle pavimentazioni sintetiche si notano spesso abrasioni sulla pelle. Inoltre, il timore della caduta impedisce alla maggior parte degli atleti di giocare in serenità. Osserviamo un gioco diverso perché tendono a passare il pallone di prima, invece di "giocarlo" e le marcature in scivolata sono piuttosto rare. Uno studio negli USA ha dimostrato che le bruciature sull'erba sintetica aumentano sensibilmente sopra i 30°C della pavimentazione sportiva; lo stesso studio ha dimostrato che la pavimentazione in erba sintetica è più calda persino dell'asfalto e supera i 70°C. Fonte www.aces.nmsu.edu
La maggior parte dei giocatori avverte dolori sulla colonna vertebrale per il ritorno dell'energia dalle pavimentazioni sintetiche.
Il più grande pericolo spesso occulto è l'accumulo di eccessivo calore sulla pavimentazione sportiva che provoca un affaticamento precoce e rischi di esaurimento da calore oltre ovviamente ad abrasioni sulla pelle nel caso di cadute. L'esaurimento da calore è la condizione più comunemente osservata legata al caldo in popolazioni attive che vanno dagli atleti agli escursionisti. Essa è definita come l'incapacità di continuare esercizio durante il caldo dovuta a insufficienza cardiovascolare (sangue non abbastanza pompato al cuore) e l'esaurimento di energia che possono o non possono essere associati con collasso fisico. Insufficienza cardiovascolare si riferisce a quando il cuore ha difficoltà a fornire sufficiente sangue ossigenato a tutti gli organi di lavoro e dei muscoli ed è aggravata dalla disidratazione tramite sudorazione estrema senza sostituire i liquidi durante l'esercizio. Esaurimento da calore è una delle patologie più comuni riportate nei climi caldi.
Il controllo della palla è migliore su erba naturale
L'erba ibrida POWERgrass è in grado di incrementare sensibilmente la sicurezza dei giocatori! Le prerogative ideali per giocare in sicurezza sono quando la superficie ha una ottima trazione nel range di 30-65 N ed è morbida nel range 65-85G misurato con il martello di Clegg da 2,25 kg. Il POWERgrass rende più facile mantenere la superficie in questi range ottimali per il gioco, perché il suo backing è morbido e protegge le radici favorendo lo sviluppo in profondità ed impedisce la costipazione dello substrato sotto in backing. La superficie da gioco rimane morbida e sopporta un maggior numero di gioco, prima che l'uso intensivo richiede un intervento meccanico di dissodamento. La compattazione è limitata nel substrato sopra al backing, pertanto si rende più facile mantenere la superficie morbida con un semplice passaggio di un rullo chiodato.