Studi, ricerche e sperimentazioni di un prodotto, sistema o metodo, non hanno molto valore se non avvengono in un contesto di uso regolare in un determinato ambiente dove, oltre alle variabili climatiche, ci sono quelle economiche e soprattutto quelle tecnico-organizzative. E' proprio l'esperienza diretta in più situazioni reali che ci permette di comprendere e prevenire le problematiche ed adottare le soluzioni più adatte dal punto di vista funzionale, manutentivo per soddisfare le aspettative dei nostri clienti.
L'agronomia è un ambito multidisciplinare che si occupa dell'applicazione di principi scientifici all'agricoltura. L'agronomia comprende aspetti studiati dalle discipline quali la biologia, la chimica, la fisica, la geologia, la pedologia, l'ecologia, l'economia, la sociologia, l'etica, l'ingegneria, la paesaggistica, la progettazione. In termini pratici è l'insieme delle tecniche e delle tecnologie che vengono impiegate per rendere più efficienti ed efficaci i risultati delle attività economiche che impiegano tali conoscenze. L'agronomia, come scienza, affronta anche lo studio delle conseguenze derivanti dall'abuso di talune tecniche culturali. Volendo formulare una definizione completa ed esaustiva di agronomia essa si può definire: "scienza applicata, che studia, adotta ed applica conoscenze, metodi e tecnologie volte ad ottimizzare la resa delle colture agendo su diversi fattori produttivi al fine di migliorare la qualità dei prodotti utilizzando tecnologie appropriate che siano compatibili con l'ambiente, economicamente valide e che non arrechino danno alla salute dei consumatori finali". Lo studio e l'applicazione pratica di conoscenze scientifiche derivanti da diversi ambiti conferiscono quindi all'agronomia l'importanza di una tecnologia applicata. L'applicazione delle tecniche agronomiche richiede - a livello pratico-operativo - anche la conoscenza dei principi basilari della sperimentazione e della ricerca.
Entusiasti sì, ma non sprovveduti. Consapevoli delle difficoltà di convivenza tra erba naturale ed erba sintetica nei sistemi di vecchia data, abbiamo sperimentato più soluzioni, per verificare il comportamento del prato naturale nel corso della stagione. I risultati hanno confermano la regola: se le radici respirano, crescono in profondità ed il prato gode di ottima salute.
Test POWERgrass in Germania
Dopo i primi test realizzati nella propria azienda, il Dott. Niko Sarris, per un caso fortuito, ha potuto individuare due tipologie di supporti idonei per realizzare un sistema ibrido, che permettessero alle radici di attraversarli. Stupefatto dai primi risultati, Sarris ha compreso il valore della scoperta ed ha avviato le prove nei campi sperimentali in Germania ed in Italia. Dopo un breve periodo di crescita, l'area è stata sottoposta al passaggio del rullo con i tacchetti, per simulare il calpestio del giocatore e dopo qualche settimana è stata riscontrata l'efficacia dell'idea.
Nonostante gli studi, l'ampia esperienza di Sarris e la fortuna di questa scoperta inaspettata, le sue competenze tecniche non gli consentivano di comprenderne il perché. Alla ricerca di risposte, si è confrontato con il Prof. Claudio Di Prisco, docente di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale del Politecnico di Milano che insegna Geotecnica per la difesa del territorio. Il professor Di Prisco è stato un faro per Sarris, gli ha spiegato i concetti ed i legami di forza tra i vari tessuti e non tessuti disponibili nell'industria e le applicazioni nella Geotecnica e così è stato più facile individuare quelli compatibili per la crescita dell'erba.