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Il testo discute l'importanza di ridurre l'inquinamento e come le attività economiche dovrebbero evitare di aumentare le emissioni di inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo.
Viene posto l'accento sui vantaggi dei sistemi ibridi, i quali riducono l'uso di fertilizzanti e pesticidi di sintesi, abbracciando i principi dell'agricoltura rigenerativa.
Questa pratica non solo aumenta la produttività e la resilienza delle piante, ma elimina anche la necessità di pesticidi per gestire le avversità biotiche, grazie a un rafforzamento del sistema immunitario delle piante attraverso una nutrizione equilibrata. Inoltre, l'erba naturale protegge il suolo dall'erosione e lo purifica mediante l'attività biologica associata alle radici, funzionando come un filtro naturale per ricaricare le falde acquifere con acqua pulita.
Attraverso la traspirazione, cattura gli inquinanti e le polveri sottili, purificando l'aria e abbassando la temperatura, riducendo l'effetto di isola calda. Il testo prosegue sottolineando le criticità dei campi completamente sintetici, che oltre a causare inquinamento da microplastiche, richiedono l'uso di prodotti chimici per la sanificazione di sudore, sputi e sangue dei giocatori.
Secondo il regolamento UE 2020/852, un'attività economica contribuisce significativamente alla prevenzione e riduzione dell'inquinamento se protegge l'ambiente riducendo le emissioni, migliorando la qualità di aria, acqua e suolo e minimizzando gli effetti negativi per la salute e l'ambiente derivanti dall'uso di sostanze chimiche. Infine, gli esperti concordano sui benefici dei sistemi ibridi resiliente, che permettono di ottimizzare gli insegnamenti dell'agricoltura rigenerativa.
Essi consentono di ridurre l'uso di pesticidi e diserbanti, mantenendo il suolo protetto e con una buona struttura grazie alle radici.
Gli alberi, arbusti e l'erba naturale nelle aree urbane possono significativamente diminuire i livelli di contaminazione dell'aria, rimuovendo una grande quantità di particolato, migliorando così la qualità dell'aria e contribuendo alla salute ambientale.
Un'attività economica non deve determinare un aumento delle emissioni di inquinanti nell'aria, nell'acqua o nel suolo.
Meno concimi, pesticidi, più aria ed acqua pulita
Un sistema ibrido efficace deve ridurre l'inquinamento derivante dall'uso di fertilizzanti e pesticidi di sintesi, applicando i principi dell'agricoltura rigenerativa che, inoltre, rende le piante più produttive, resilienti e favorisce un rapido recupero da un frequente calpestio. In questo modo, si possono ottenere risultati ottimali senza l'uso di pesticidi per prevenire o curare le avversità biotiche, perché è noto che con un piano nutrizionale equilibrato, il sistema immunitario delle piante si rafforza per resistere e superare tutti gli stress. Infine, l'erba naturale protegge il terreno dall'erosione e lo purifica attraverso l'attività biologica associata alle radici. Inoltre, agisce come un filtro naturale permettendo alle falde acquifere di ricaricarsi di acqua pulita mentre, attraverso la traspirazione, cattura gli inquinanti e le polveri sottili, purificando l'aria e, per giunta, abbassa la temperatura riducendo l'effetto di isola calda.
Sui campi completamente sintetici, invece, oltre all'inquinamento provvocato dalla dispersione delle microplastiche, vietate dalla recente normative REACH, il sudore, gli sputi ed il sangue dei giocatori deve essere rimosso tramite la sanificazione periodica facendo uso di prodotti chimici. La LND consiglia questa operazione ogni due mesi ma ovviamente dipende dalla frequenza d'uso del campo e dalla frequenza delle piogge.
Estraendo quanto ritenuto pertinente ai campi sportivi, l’articolo 14 del regolamento UE 2020/852 cita quanto segue:
GLI ESPERTI CONCORDANO