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4. Transizione all'economia circolare

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Nel contesto della transizione verso un'economia circolare, è essenziale evitare inefficienze significative nell'uso di materiali recuperati e prevenire un aumento critico dei rifiuti e delle risorse naturali utilizzate.
I sistemi ibridi rappresentano un vantaggio grazie al loro obiettivo di azzerare i rifiuti e ridurre l'estrazione e la produzione di nuovi materiali, privilegiando quelli riciclati e rinnovabili da fonti sostenibili.
Tali sistemi allungano la vita utile dei prodotti grazie a una manutenzione efficiente e permettono il riutilizzo delle componenti al termine del loro ciclo di vita, riducendo i costi e i danni da manutenzioni non programmate. In alcuni sistemi completamente sintetici, il ripristino dei componenti come la sabbia di intaso risulta complesso e oneroso.
Una volta concluso il ciclo di vita, i tappeti sintetici non hanno valore commerciale e possono danneggiare l'ambiente, poiché la fibra perde la sua resistenza ai raggi UV, generando microplastiche, mentre il riciclaggio si complica a causa di adesivi termosaldati. Nel quadro della Tassonomia Verde dell'UE, l'articolo 13 del regolamento UE 2020/852 sottolinea l'importanza di un uso più efficiente delle risorse naturali, l'aumento della durabilità e riciclabilità dei prodotti, e la riduzione delle sostanze pericolose.
Si promuove il prolungamento della vita dei prodotti, l'uso di materie prime secondarie e la prevenzione della produzione di rifiuti, minimizzando l'incenerimento e lo smaltimento in discarica. Gli esperti confermano che i sistemi di erba ibrida, installabili su terreni agricoli esistenti, richiedono risorse moderate e accolgono materiali rinnovabili come il sughero gentile.
Attraverso una manutenzione programmata, si può prolungare la durata di questi sistemi fino a due o tre volte rispetto ai campi sintetici tradizionali, proteggendo le fibre dai raggi UV.
Al termine del ciclo di vita, il sottofondo drenante può essere rigenerato o riutilizzato anche nei prati di parchi pubblici, riducendo costi di smaltimento e produzione di rifiuti.
I tappeti ibridi, a differenza di quelli sintetici, offrono un impatto ridotto sulla produzione di rifiuti e possono essere riutilizzati in diversi contesti.

Un'attività economica non deve portare a significative inefficienze nell'utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell'uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine.

I VANTAGGI DEI SISTEMI IBRIDI

4. Transizione all'economia circolare

Un sistema ibrido efficace deve puntare a zero rifiuti, ridurre la necessità di estrazione e produzione di materiali e, ove possibile, privilegiare l'uso di prodotti riciclati, riciclabili o rinnovabili provenienti da fonti sostenibili. Inoltre, deve prevedere l'estensione della vita utile del sistema integrando un piano di manutenzione efficace e rispettoso dell'ambiente per l'intero ciclo di vita del sistema, ridurre i rischi di danni e i costi associati alla manutenzione non programmata e, al termine della sua vita utile, prevedere il riutilizzo del sistema e/o dei suoi vari componenti nelle vicinanze del sito di installazione.

Sui campi completamente sintetici, invece, il riutilizzo della sabbia di intaso è difficile perché, alla fine del suo ciclo di vita, la sabbia si mescola alla gomma durante la rimozione del sistema. Per poter riutilizzare la sabbia nel nuovo sistema, dopo la separazione dalla gomma, che dovrà essere obbligatoriamente rimossa da tutti i campi erbosi sintetici entro il 16 ottobre 2031, essa dovrà essere separata, essiccata attraverso la lavorazione in impianti complessi e poi ricertificata, il che renderebbe il suo costo esorbitante. Alla fine del suo ciclo di vita, il tappeto sintetico non ha valore commerciale, né tantomeno un uso sicuro per l'ambiente, quindi, non è riutilizzabile perché la fibra perde la sua resistenza ai raggi UV dopo 1.300 Kly di esposizione al sole e può facilmente rompersi, producendo microplastiche. Il riciclaggio dei tappeti artificiali è complesso e costoso anche perché il più delle volte include adesivi termoindurenti come il lattice o il poliuretano per fissare le fibre al supporto, che rendono impossibile la fusione di tutto il materiale.

I SISTEMI IBRIDI E LA TASSONOMIA VERDE

Estraendo quanto ritenuto pertinente ai campi sportivi, l’articolo 13 del regolamento UE 2020/852  cita quanto segue:

1. Si considera che un’attività economica dà un contributo sostanziale alla transizione verso un’economia circolare, compresi la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti, se:
a) utilizza in modo più efficiente le risorse naturali, compresi i materiali a base biologica di origine sostenibile e altre materie prime, nella produzione, anche attraverso:
     i) la riduzione dell’uso di materie prime primarie o aumentando l’uso di sottoprodotti e materie prime secondarie; o
    ii) misure di efficienza energetica e delle risorse;
b) aumenta la durabilità, la riparabilità, la possibilità di miglioramento o della riutilizzabilità dei prodotti, in particolare nelle attività di progettazione e di fabbricazione;
c) aumenta la riciclabilità dei prodotti, compresa la riciclabilità dei singoli materiali ivi contenuti, anche sostituendo o riducendo l’impiego di prodotti e materiali non riciclabili, in particolare nelle attività di progettazione e di fabbricazione;
d) riduce in misura sostanziale il contenuto di sostanze pericolose e sostituisce le sostanze estremamente preoccupanti in materiali e prodotti in tutto il ciclo di vita, in linea con gli obiettivi indicati nel diritto dell’Unione, anche rimpiazzando tali sostanze con alternative più sicure e assicurando la tracciabilità dei prodotti;
e) prolunga l’uso dei prodotti, anche attraverso il riutilizzo, la progettazione per la longevità, il cambio di destinazione, lo smontaggio, la rifabbricazione, la possibilità di miglioramento e la riparazione, e la condivisione dei prodotti;
f) aumenta l’uso di materie prime secondarie e il miglioramento della loro qualità, anche attraverso un riciclaggio di alta qualità dei rifiuti;
g) previene o riduce la produzione di rifiuti, anche la produzione di rifiuti derivante dall’estrazione di minerali e dalla costruzione e demolizione di edifici;
h) aumenta la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti;
j) riduce al minimo l’incenerimento dei rifiuti ed evita lo smaltimento dei rifiuti, compresa la messa in discarica, conformemente ai principi della gerarchia dei rifiuti;
k) evita e riduce la dispersione di rifiuti;

GLI ESPERTI CONCORDANO

  1. Il sistema di erba ibrida richiede una moderata quantità di risorse di estrazione perché è possibile installare il sistema sopra il terreno agricolo esistente, realizzando un sistema di drenaggio verticale, incrociando le trincee diagonali con le tubazioni microforate con le fessure di sabbia. Per la crescita di un prato altamente fruibile è sufficiente disporre uno strato di sabbia ammendata di 12 cm disposta 2/3 nella parte inferiore del sottofondo e 1/3 dentro il tappeto ibrido.
  2. Il sistema ibrido ha integrato nello strato di sabbia il sughero gentile per preservare la morbidezza del sistema e aumentare la resistenza alla compattazione della superficie, materiale rinnovabile dalle piante in modo sostenibile perché non richiedono cure particolari dall'uomo. Inoltre, è possibile chiedere che il tappeto ibrido sia realizzato in parte da materiale riciclato ed utilizzare il compost di produzione locale per favorire lo sviluppo e la crescita per tutto il ciclo di vita dell'erba naturale.
  3. Grazie a una manutenzione programmata che prevede il rinnovo continuo dell'erba naturale, è possibile prolungare la durata del sistema a tappeto ibrido fino a 2 o 3 volte rispetto a un campo sintetico, perché l'erba naturale copre e protegge le fibre del tappeto ibrido dall'usura del gioco e dall'invecchiamento causato dai raggi UV. Rispetto a un campo in erba naturale, la presenza del tappeto ibrido garantisce un campo sempre giocabile ed evita anche interventi di manutenzione urgenti e/o costosi fuori stagione, come ad esempio la sostituzione del manto erboso nei campi in erba naturale, che ha un impatto negativo sull'ambiente.
  4. A fine ciclo di vita il sottofondo drenante è facilmente rigenerabile con lavorazioni meccaniche, mentre la sabbia di intaso può essere riutilizzata nel sottofondo ma è anche riutilizzabile per i prati dei parchi pubblici, azzerando i costi di smaltimento in discarica. Il tappeto ibrido ha un impatto trascurabile sulla produzione di rifiuti perché, oltre a consentire una durata di 2 o 3 volte, è sempre riutilizzabile per usi simili dove è necessario un minore rinforzo del prato, come nel giardino di una scuola, in un parco pubblico o nei bordi delle strade per contenere l'erosione del suolo.

Nota bene: cliccare per approfondimenti sui principi dell'economia circolare.

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