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La quinta edizione del bando "Sport e Periferie 2024", pubblicata il 21 giugno, è rivolta ai comuni italiani con più di 100.000 abitanti.
Questo bando mira a finanziare progetti di sviluppo di impianti sportivi multidisciplinari che ospitano almeno una disciplina sportiva riconosciuta dal CONI a livello agonistico, prestando particolare attenzione al rispetto dell'ambiente, alla riduzione dei consumi energetici e alla promozione dell'inclusione sociale attraverso un piano di gestione efficace.
Per partecipare, i comuni devono soddisfare alcuni requisiti: essere proprietari dell'impianto sportivo, presentare un progetto che prevede l'uso di almeno una disciplina sportiva agonistica, e integrare un cofinanziamento tra il 15 e il 30% del costo totale, a seconda della popolazione residente.
La piattaforma per inoltrare la domanda sarà aperta dal 15 settembre al 31 ottobre 2024. La disponibilità finanziaria del bando è suddivisa in due linee separate: la Linea A, con 35 milioni di euro destinati ai comuni tra i 100 e i 300 mila abitanti, e la Linea B, con 30 milioni di euro per i comuni con popolazione superiore ai 300 mila abitanti.
Ciascun comune può presentare un solo progetto per ottenere un finanziamento massimo specificato in base alla fascia di popolazione, con differenti percentuali di cofinanziamento. Per l'assegnazione dei finanziamenti, il bando definisce una serie di criteri attraverso cui vengono attribuiti punteggi ai progetti presentati.
Questi criteri includono la multidisciplinarità degli impianti sportivi, la qualità e il livello di progettazione dei progetti, l'adozione di sistemi di gestione ambientale, l'efficienza energetica, e un dettagliato piano di gestione che coinvolga anche scuole e gruppi socialmente vulnerabili, inclusi disabili e minoranze etniche. Ogni progetto viene valutato sulla base del grado di multidisciplinarità offerto dall'impianto, l'efficacia e la capacità realizzativa secondo il livello di progettazione esecutiva, l'adozione di sistemi di gestione ambientale con un punteggio massimo attribuito alla prestazione energetica post-intervento, e il grado di definizione del piano di attività di gestione dell'impianto, che include iniziative rivolte alle scuole, ai disabili e ad altre fasce sociali vulnerabili. Il bando invita i partecipanti a tenere conto delle esigenze specifiche delle comunità locali e propone, ad esempio, alcune discipline sportive che dovrebbero essere incluse nei progetti per raggiungere una gamma più ampia di cittadini, come il calcio in diverse varianti, il rugby senza contatto, il football americano flag, e altre attività sportive.
La presenza di un piano di manutenzione ben definito e sostenibile, supportato da un sistema di gestione avanzato, è cruciale per ricevere un punteggio elevato. In sintesi, il bando "Sport e Periferie 2024" rappresenta un'importante occasione per i comuni di sviluppare infrastrutture sportive innovative e sostenibili, che promuovano l'inclusione sociale e il benessere ambientale.
La quinta edizione del bando Sport e Periferie 2024, pubblicato il 21 giugno, è dedicato ai comuni sopra i 100 mila abitanti. La dotazione è ampia ed è sufficiente presentare un progetto per ottenere il contributo di 1.000.000 per i Comuni fino ai 300 mila abitanti, fino a 3.500.000 per i Comuni da 300 a 500 mila abitanti e fino 4.000.000 per i Comuni oltre i 500 mila abitanti. Il bando premia i progetti d'impianti multidisciplinari che esercitano almeno uno sport CONI a livello agonistico, nel rispetto delle norme sull'ambiente, la riduzione dei consumi energetici e quelli dotati di un buon piano di gestione che prevede l'inclusione sociale e con un buon piano di manutenzione.
Requisiti per la partecipazione
Sport e Inclusione sociale
L'avviso del "Bando Sport e Periferie 2024" è rivolto ai Comuni oltre a 100.000 abitanti a condizione che non siano già stati assegnati finanziamenti a valere sul fondo "Sport e Periferie 2023" mentre quelli che hanno ottenuto il contributo nel 2022 possono partecipare, a condizione che l'intervento finanziato sia stato realizzato e sia utilizzato dagli utenti. I Comuni devono avere i seguenti requisiti:
1. disporre la proprietà dell'impianto nel territorio del Comune proponente,
2. presentare un progetto che prevedere impianti dove si svolge almeno una disciplina agonistica,
3. integrare un cofinanziamento dal 15 al 30% del costo complessivo, in funzione al numero dei residenti.
Per partecipare bisogna presentare domanda di ammissione al finanziamento sulla piattaforma informatica raggiungibile all’indirizzo https://avvisibandi.sport.governo.it, aperta dalle ore 12,00 del giorno 15 settembre 2024 alle ore 12,00 del giorno 31 ottobre 2024. La scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione completa in ogni sua parte, è fissata al 31 ottobre 2024, ore 12,00.
La dotazione finanziaria del bando è suddivisa in due linee separate. La linea A dispone una dotazione finanziaria di € 35.000.000 per interventi proposti dai Comuni con popolazione compresa tra 100 e 300 mila abitanti, che potranno presentare un unico progetto, relativo a un solo impianto sportivo, e per il quale potrà essere richiesto un finanziamento massimo di € 1.000.000 con una quota di compartecipazione minima del 15%.
Il bando non pone un limite minimo di punteggio e considerando che ci sono 35 comuni con popolazione tra 100 e 300 mila abitanti, è sufficiente presentare un progetto per ottenere il contributo. Attenzione però, perché chi ha ottenuto in contributo dal fondo nel 2022 senza aver completato le opere e consegnate all'uso e chi invece gli ha ottenuto dal fondo nel 2023 non può partecipare.
La linea B dispone una dotazione finanziaria di € 30.000.000 per interventi proposti dai Comuni con popolazione superiore ai 300 mila abitanti. Questi potranno presentare un’unica istanza di finanziamento, relativa a una pluralità di progetti o, in alternativa, a un solo progetto, con un contributo massimo di:
- € 4.000.000 per i Comuni sopra 500 mila abitanti e una pluralità di impianti sportivi, con una quota di compartecipazione minima del 30%;
- € 3.000.000 per i Comuni sopra i 500 mila abitanti, in caso di presentazione di proposta progettuale per un solo impianto sportivo con una quota di compartecipazione minima del 30%;
- € 3.500.000 per i Comuni con popolazione sopra i 300 mila ed entro i 500 mila abitanti, con una quota di compartecipazione minima del 20%, in caso di presentazione di proposte progettuali per una pluralità di impianti sportivi;
- € 2.500.000 per i Comuni con popolazione sopra i 300 mila ed entro i 500 mila abitanti, con una quota di compartecipazione minima del 20%, in caso di presentazione di proposta progettuale per un solo impianto sportivo.
Considerando che ci sono 4 Comuni nella fascia tra 300 e 500 mila abitanti e 6 Comuni con oltre 500 mila abitanti, supponendo che vengano presentati progetti per ottenere il massimo del contributo sarebbero sufficienti 38.000.000 per soddisfare tutti e 10 comuni. Tuttavia, tenuto conto che qualche Comune ha già ottenuto il contributo negli anni precedenti e che qualcun altro partecipa con una richiesta inferiore, è facile che la dotazione del bando soddisfi tutte le richieste.
In seguito, riportiamo il punteggio massimo per ogni criterio con alcuni suggerimenti per centrare meglio gli obiettivi così come li abbiamo interpretati noi.
A. Multidisciplinarità sportiva dell’impianto: max 20 punti
Impianti multidisciplinari avranno un punteggio in base al numero delle discipline sportive praticabili dopo l'intervento come segue:
- una disciplina sportiva agonistica: 10 punti;
- due discipline sportive agonistiche: 12 punti;
- tre discipline sportive agonistiche: 15 punti;
- superiore a tre discipline agonistiche: 20 punti.
L'obiettivo del legislatore è quello di promuovere più discipline sportive per soddisfare un maggior numero di cittadini. Pertanto, è necessario dimostrare che esistono associazioni sportive dilettantistiche che svolgono regolarmente attività agonistica, anche al di fuori del territorio comunale, che hanno manifestato l'interesse a utilizzare l'infrastruttura sportiva oggetto dei lavori, anche al solo scopo di allenarsi. Ad esempio, un campo da calcio a 11 in erba naturale può sopportare un numero limitato di ore di gioco, mentre un campo in erba ibrida POWERgrass può essere utilizzato fino a 30 ore alla settimana con una manutenzione ridotta e non ha linee di gioco fisse perché l'erba naturale è dominante, permettendo così di praticare più sport cambiando le linee di gioco ogni fine settimana e anche durante la settimana. Man mano che l'erba cresce, "spegne" le linee precedenti e con l'aiuto di efficaci segnalinee il campo può essere segnato in meno di un'ora. Proponiamo le discipline sportive che riteniamo soddisfino anche il prossimo punto D, coinvolgendo la parte più fragile della popolazione:
1. Calcio a 11, a 7, a 8 è lo sport più popolare al mondo.
2. Rugby che nella versione "tag" è ideale per le scuole perché è senza contatto fisico.
3. Football Americano che nella versione "flag" è ideale per le scuole perché è senza contatto fisico.
4. Lacrosse uno sport nord americano piacevole al genere femminile.
5. Corsa Campestre che coinvolge tutti i cittadini e l'allenamento a piede scalzi.
6. Tiro con l'arco da caccia ideale per i disabili.
7. Tiro alla Fune ideale per i più piccoli senza particolari abilità.
8. Baseball - Softball uno sport molto popolare negli stati uniti non ancora sviluppato a sufficienza.
9. Bocce sull'erba "lawn bowl" che è ideale per gli anziani.
B. Efficacia e capacità realizzativa del progetto - livello di progettazione presentato: max 20 punti
- documento di indirizzo alla progettazione ( 0 punti)
- progetto fattibilità tecnico economico (max 10 punti)
- progetto esecutivo (max 20 punti)
I nostri tecnici possono assistere il Vostro progettista nello sviluppo di un progetto esecutivo per il campo in erba ibrido, le recinzioni e gli impianti di illuminazione e fotovoltaici con o senza accumulo. Per informazioni più approfondite, consigliamo di consultare le linee guida per la progettazione al seguente link:
Progettazione (powergrass.it).
Il
livello di progettazione non deve essere confuso con l'approvazione del progetto, l'atto di verifica e convalida del progetto. Il livello di progettazione e il relativo punteggio sono definiti dagli elaborati prodotti secondo il nuovo codice degli appalti e dalla coerenza degli elaborati tra loro. Ad esempio, il Computo metrico deve riportare le opere previste nella relazione. I disegni devono riportare le misure del Computo Metrico. Le voci di corpo devono essere evitate perché sono fuorvianti e generano controversie. Il crono-programma non è un diagramma colorato, la sequenza dei lavori deve essere indicata per evitare interferenze e i tempi devono essere coerenti con le risorse umane messe a disposizione e i costi di manodopera stimati.
La
verifica del progetto assume il valore di un'asseverazione del progetto perché il tecnico incaricato non entra nel merito delle scelte progettuali ma della possibilità di eseguire l'opera, e quindi accerta la presenza di tutte le indagini e le autorizzazioni necessarie da parte degli enti competenti. Ad esempio, la verifica geologica, l'analisi dei terreni di scavo, la disponibilità di impianti di recupero o di discariche nella zona, la disponibilità di cave per l'estrazione di materiali in prossimità del cantiere, nonché i vari pareri necessari degli enti competenti come il parere del CONI.
In conclusione, dopo un confronto con il RUP del bando, si può presentare un progetto esecutivo, riservandosi di produrre i pareri in una fase successiva, dopo aver verificato il progetto, evitando così di commettere un atto "irregolare" nella fretta di completare tutto.
BB. Sistemi di gestione ambientale adottati per la realizzazione dell’intervento e alla prestazione energetica dell’edificio indicando il salto di classe energetica a seguito dell’intervento: max 35 punti
- Fotovoltaico/fotovoltaico con accumulo (max 10 punti)
- Produzione di acqua sanitaria con solare termico (max 7 punti)
- Relamping con tecnologia led (max 4 punti)
- Realizzazione di cappotto termico (max 6 punti)
- Impianto di recupero acque meteoriche (max 5 punti)
- Impianto di gestione domotica di irrigazione/illuminazione (max 3 punti)
Il sistema ibrido POWERgrass recupera una grande quantità di acqua piovana e la restituisce lentamente all'ambiente, ricaricando le falde acquifere attraverso una fitta rete di drenaggio e rinfrescando l'aria grazie alla traspirazione dell'erba naturale, favorendo il ciclo naturale dell'acqua. L'acqua in eccesso viene raccolta in serbatoi di stoccaggio per essere successivamente riutilizzata per l'irrigazione. In tutti i nostri progetti è presente un sofisticato sistema di monitoraggio delle condizioni meteorologiche e della crescita del suolo, con la possibilità di un facile accesso remoto, che consente all'operatore di sviluppare un qualificato senso critico basato su dati misurabili e sulle proprie osservazioni. Anche gli impianti di illuminazione e fotovoltaici sono monitorati e gestiti con accesso remoto.
C. Grado di definizione del piano di attività di gestione dell’impianto: max 25 punti
- Attività indirizzate al mondo della scuola (fino a 10 punti)
- Persone disabili (fino a 7 punti)
- Minoranze etniche ed altri gruppi socialmente vulnerabili (fino a 5 punti)
- Piano di manutenzione (fino a 3 punti)
POWERgrass ha un piano di manutenzione che riunisce la scienza agricola applicata ai tappeti erbosi negli ultimi 60 anni. Inoltre, ha una lunga esperienza di campi ibridi ad altissimo utilizzo, unica nel suo genere, e ha recentemente incorporato gli insegnamenti dell'agricoltura rigenerativa, che si è dimostrata il modo più efficace per nutrire il prato in modo ecologico, rispettando il principio
DNSH (Do Not Significant Harm).
Allegati
- avviso-2024-def_signed.pdf