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La realizzazione di campi in erba eco-efficienti è un processo complesso che deve tenere conto di diversi fattori per garantire non solo la sostenibilità ambientale, ma anche la funzionalità e l'efficacia di tali strutture.
Il progetto dovrà essere adattato al contesto locale e mirare a ridurre il consumo di suolo, aumentando la fruibilità e la partecipazione delle comunità locali attraverso l'adozione di campi multidisciplinari.
L'installazione di impianti di illuminazione adeguati è essenziale per consentire l'uso serale e, quindi, un maggiore accesso alla struttura.
La scelta del tipo di campo - naturale, rinforzato, artificiale o ibrido - dipenderà dall'intensità di utilizzo prevista, tenendo conto degli aspetti legati alle prestazioni, sicurezza e comfort di gioco. È fondamentale poi elaborare un piano di utilizzo e manutenzione che includa registri dell'attività per garantire che le superfici siano mantenute secondo standard qualitativi.
La gestione digitale dei processi, con l'uso di software e cloud computing, può migliorare l'efficienza operativa e ridurre i costi, aumentando la conoscenza e la responsabilità del personale coinvolto. La scelta dei materiali e le tecniche di costruzione devono mirare alla diminuzione dell'uso di materie prime e alla gestione efficace dei rifiuti, magari riutilizzandoli come risorse.
L'integrazione di pratiche di coltivazione sostenibili può migliorare la resistenza del campo ai cambiamenti climatici e ridurre l’impatto ambientale, sfruttando anche l'opportunità di installare impianti fotovoltaici per la produzione di energia verde. Un progetto di questo tipo deve prevedere un’attenzione costante alla mitigazione e compensazione dell’impatto ambientale, con aggiornamenti regolari dell'ambito di manutenzione e utilizzo dei campi.
È importante promuovere l’innovazione con un approccio olistico che coinvolge l’intero ciclo di vita del campo, sostenuto dall'implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate che comprendono, tra l'altro, sistemi efficienti per il risparmio energetico, raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana e un’infrastruttura digitalizzata per il monitoraggio e la gestione delle attività. In sintesi, attraverso personale qualificato e sistemi di controllo avanzati, i campi in erba eco-efficienti possono realmente contribuire alla crescita socioeconomica sostenibile, offrendo un lavoro dignitoso e valorizzante mentre si punta a promuovere una vera economia verde.
La realizzazione di un campo in erba eco-efficiente richiede la definizione di numerosi obiettivi basati sulle esigenze e sulle prestazioni attese e la contestualizzazione del campo nell'area locale per applicare l'economia circolare. Una volta comprese le esigenze specifiche, occorre valutare le prestazioni attese con riferimento a ciascuno di questi obiettivi: 1) il contenimento del consumo di suolo aumentando la fruibilità e la più ampia partecipazione, 2) le prestazioni, la sicurezza e il comfort di gioco, 3) la riduzione dei costi di gestione con attenzione anche ai consumi di materiali, risorse naturali ed energia, 4) la resilienza ai cambiamenti climatici in relazione alle avversità biotiche e abiotiche, 5) la riduzione dei consumi di materie prime e della produzione di rifiuti e la loro gestione, 6) la mitigazione e la compensazione dell'impatto ambientale, e infine 7) la realizzazione di progetti innovativi, efficaci e sostenibili nell'ambito dell'economia circolare, con l'obiettivo strategico di promuovere l'occupazione e l'ambiente.
Meeting istituzionale per la presentazione del campo POWERgrass
La riduzione del consumo di suolo è strettamente legata al numero di atleti e al numero del bacino d'utenza, e quando si tratta di campi da gioco utilizzati in modo intensivo, la fruibilità dell'impianto è un criterio fondamentale perché la sua funzionalità dipende anche da questo. La fruibilità di un impianto sportivo dipende anche dalla possibilità di praticare diversi sport nello stesso campo da gioco, per renderlo multidisciplinare. Allenarsi e giocare sullo stesso campo in cui si gioca la domenica migliora le prestazioni e riduce il consumo di suolo.
Un altro modo per aumentare la fruibilità di un campo da gioco riguarda la disponibilità di un impianto di illuminazione, perché la maggior parte degli sport si svolge tra il tardo pomeriggio e la prima serata. Durante il giorno, la maggior parte delle persone è impegnata a studiare o a lavorare, quindi un impianto di illuminazione per i mesi invernali è obbligatorio.
In base all’intensità di gioco abbiamo 4 scelte:
Indipendentemente dal numero di ore di gioco, i campi in erba naturale (a) (b) e (d) sono anche campi multisport, mentre il campo artificiale è più adatto a un singolo sport con linee di demarcazione fisse intarsiate nell'erba artificiale.
La tipologia del terreno di gioco
La sicurezza nelle diverse fasi di gioco e di allenamento è un elemento indispensabile delle superfici sportive e un fattore a cui i giocatori sono molto sensibili e, nella maggior parte dei casi, dipende dalle prestazioni del campo ma anche dal modo in cui viene utilizzato e mantenuto.
Un campo naturale, un campo naturale rinforzato e un campo ibrido-naturale hanno come componente principale l'erba naturale, che è molto gradita ai giocatori a patto che venga mantenuta regolarmente e che la superficie di gioco sia uniforme e morbida. Un campo artificiale simula il gioco dell'erba naturale, ma molti giocatori sono fortemente preoccupati per l'impatto sui legamenti e sulle articolazioni, che è sufficiente a ridurre le prestazioni della squadra. Il pallone rimbalza in modo diverso sul campo artificiale nei passaggi lunghi e il suo recupero è difficile quando il terreno è bagnato.
Affinché le prestazioni e le caratteristiche di sicurezza siano preservate, qualunque sia il tipo di campo, è necessario sviluppare il piano di utilizzo e manutenzione, compilare il registro delle attività per testimoniare il corretto utilizzo e le operazioni effettuate per preservare il sistema e mitigare il gioco intensivo e le avversità climatiche. Il piano deve prevedere anche verifiche periodiche attraverso il controllo del campo per accertare la rispondenza agli standard qualitativi.
Il comfort all'aperto dipende dall'umidità relativa dell'aria, ma il suo valore dipende dalla temperatura dell'aria: all'aumentare della temperatura, aumenta la quantità di vapore acqueo necessaria per saturare l'aria; viceversa, se la temperatura è bassa, sarà sufficiente meno vapore acqueo per saturare l'aria. Durante le giornate di pioggia, l'umidità relativa dell'aria all'aperto raggiunge in genere valori dell'80-90%. L'umidità relativa dell'aria in situazioni confortevoli varia dal 35 al 65%, ma non deve mai superare il 50% a temperature superiori ai 26°C.
L’impianto d’illuminazione
Per il sistema di illuminazione, occorre fare riferimento all'illuminamento medio della superficie e all'uniformità della distribuzione della luce. Ad esempio, le federazioni sportive amatoriali richiedono un Emed medio ≥ 200 lux con un'uniformità Emed/Emax 0,60 e Emin/Emax 0,40, fattori che riducono l'abbagliamento. Gli standard nazionali impongono di evitare di disturbare i vicini e di vietare l'inquinamento luminoso del cielo; quindi, tutti gli apparecchi devono essere disposti con le luci parallele al terreno.
La sicurezza e il comfort del gioco serale dipendono anche dalla qualità della luce. Il termine "rischio fotobiologico" si riferisce alla possibilità che la luce provochi danni all'occhio umano. La norma italiana ed europea EN62471 obbliga il produttore di apparecchi di illuminazione a eseguire test di laboratorio e a indicare sulla sorgente luminosa la classe di rischio. In sintesi, il tipo di apparecchio a Led da utilizzare non deve causare alcun rischio fotobiologico RG 0 (rischio esente).
La recinzione del campo
Le recinzioni dei campi devono fare riferimento ai regolamenti delle Federazioni e del CONI. Fatta eccezione per gli stadi moderni dove è previsto uno studio ad hoc per ogni singolo caso, i regolamenti nei campi amatoriali hanno lo scopo di prevenire i rischi per la sicurezza di atleti e spettatori che tentano di scavalcare la recinzione per invadere il campo durante la partita.
Per scoraggiare i trasgressori, sono previste recinzioni metalliche alte 2,20 metri se nel centro sportivo è presente un'altra recinzione esterna, o 2,50 metri se il recinto di gioco coincide con la recinzione esterna. L'altezza delle recinzioni si misura dal punto in cui è possibile appoggiare il piede per scavalcare, come ad esempio i muri di fondazione. Nell'area della tribuna, dove si prevede una concentrazione di spettatori, la recinzione deve essere resistente alla pressione secondo la norma EN 13200-3.
Per la sicurezza dei giocatori, la rete metallica è costituita da una robusta maglia sciolta o da una rete elettrosaldata con tondini di ferro (non piattini di ferro) e deve essere montata sui pali dall'interno del campo per evitare che i giocatori colpiscano i pali.
Le fondazioni delle recinzioni devono essere complanari con la superficie di gioco, altrimenti devono essere coperte con apposite protezioni antiurto.
Il comfort degli spazi interni
Il comfort interno degli edifici dipende in larga misura dalle prestazioni energetiche e dalla riduzione del rumore. I sistemi di isolamento termico e la sostituzione di finestre e porte ad alta efficienza energetica consentono di migliorare gli edifici e di ridurre il rumore proveniente dall'esterno. I serramenti devono favorire l'illuminazione e la ventilazione naturale, preservando le prestazioni energetiche.
Inoltre, il comfort degli spazi interni deve mirare a ridurre la diffusione di microrganismi e agenti allergenici per preservare la salute dei giocatori. Quando si scelgono i materiali isolanti, è opportuno scegliere materiali ecologici e traspiranti per evitare la formazione di muffe.
Le stanze vuote trasmettono più rumore all'interno, pertanto è consigliabile integrare pannelli fonoassorbenti per ridurre l'effetto eco.
Normalmente gli spogliatoi rimangono chiusi fino al tardo pomeriggio, quando iniziano le attività sportive, quindi un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata può mantenere i locali ventilati e prevenire la formazione di muffa.
Anche i costi operativi devono essere considerati durante lo sviluppo del progetto. Oltre alle scelte progettuali in fase di costruzione dell'impianto sportivo, i costi operativi possono essere ridotti attraverso l'efficientamento dei processi proprio durante il periodo di utilizzo e manutenzione, facendo leva sulla conoscenza, l'organizzazione e il coordinamento tra le varie funzioni di coloro che sono coinvolti nel funzionamento e nella manutenzione.
Ciò è possibile facendo uso di strumenti, software e cloud computing con accesso remoto per la gestione delle strutture, la registrazione dei dati rilevanti da monitorare e la rendicontazione delle attività svolte, per poi condividere le informazioni nel team di lavoro relative a un determinato progetto. È fondamentale avere un approccio positivo perché la digitalizzazione delle attività mira a rendere l'uomo più responsabile e partecipe dei processi aziendali e non a sostituirlo con un processo automatizzato. Se da un lato le attività di fatica e di calcolo possono essere affidate alle macchine, dall'altro la moltitudine di dati raccolti può aiutarlo a condividere le informazioni e ad accrescere la sua formazione, perché è in grado di elaborare meglio i dati monitorati per metterli in relazione tra loro. L'uomo sviluppa così una conoscenza che lo rende più utile sia all'interno del gruppo di lavoro sia nel caso in cui decida di intraprendere una nuova esperienza.
Per esempio, nei campi sportivi in erba naturale, si possono monitorare le condizioni meteorologiche e quelle del terreno relative alla crescita dell'erba per capire come programmare l'uso e le attività di manutenzione. Registrando le attività di utilizzo e manutenzione, si ha una maggiore consapevolezza di ciò che deve essere monitorato per controllare l'efficacia del piano.
Un altro aspetto riguarda la riduzione dei lunghi intervalli improduttivi e l'efficienza produttiva. Ad esempio, disporre di macchinari efficienti e di magazzini all'interno del centro sportivo consente di ridurre i tempi di trasporto e di intervenire al momento giusto per la manutenzione; ad esempio, la concimazione liquida dovrebbe essere effettuata all'alba, quando l'erba è turgida, mentre il taglio dell'erba dovrebbe essere effettuato nelle ore fresche della giornata, ma con il prato asciutto. Inoltre, prevedere spazi di deposito accanto alle panchine degli atleti o vicino agli spogliatoi consente di utilizzare regolarmente le porte mobili per l'allenamento dei portieri, preservando l'area delle porte fisse che dovrebbero essere utilizzate solo per le partite.
I costi dei materiali di consumo, come fertilizzanti, sementi e vernice bianca per le linee di gioco sui campi con erba naturale, sono determinati nel piano, così come la necessità di rifornire l'erba artificiale con granuli organici naturali.
Sembra paradossale ma il consumo dell’acqua per l’irrigazione di un campo artificiale con intaso organico, può superare il fabbisogno di un campo naturale in presenza di caldo e vento, perché altrimenti il campo diventa duro e l’intaso perde la sua resistenza meccanica, quindi, è asportabile dal vento. Invece, un campo naturale riesce a conservare l’acqua per la crescita dell’erba. Attraverso una coltivazione mirata ad aumentare la sostanza organica nel terreno (fino al 5%) è possibile aumentare la capacità di trattenere l’acqua disponibile per la coltivazione. Durante forti precipitazioni la coltivazione del prato consente di filtrare l’acqua piovana e ricaricare le falde acquifere con acqua pulita. Inoltre, è possibile recuperare una parte nelle vasche di accumulo da utilizzare per l’irrigazione durante i periodi di siccità e ridurre maggiormente i consumi idrici ed il pompaggio dalle falde per l’uso irriguo.
I consumi energetici (carburante, gas ed elettricità) per l’esercizio di un campo da calcio, fatto salvo dei consumi di energia elettrica per l’illuminazione notturna, non sono particolarmente onerosi perché l’uso saltuario del campo richiede di meno il riscaldamento durante l’inverno. Le piccole attrezzature sono ormai dotate di batterie mentre il consumo del carburante è limitato a poche ore di lavoro per le operazioni di manutenzione e di pulizia della superficie da gioco in erba. Tuttavia, è bene provvedere l’efficientamento degli edifici in ogni caso per favorire il comfort negli ambienti interni e ridurre il consumo di illuminazione con apparecchi di illuminazione LED anche all’interno degli edifici. Con il progresso tecnologico sono attese batterie maggiormente efficaci e durature quindi nel prossimo futuro sarà possibile ridurre sensibilmente l’uso di carburanti fossili.
L’approvvigionamento energetico è una questione di necessità
La riduzione dei consumi energetici riduce le emissioni di gas serali, ma la produzione di energia verde in loco riduce significativamente l'impatto sull'ambiente perché consente di elettrificare tutte le strutture e i veicoli per la manutenzione e il trasporto. L'energia prodotta in eccesso dovrebbe essere immessa in rete per contribuire a liberare la nostra comunità dalla dipendenza dai combustibili fossili, creando a sua volta crediti verdi di compensazione.
La disponibilità di ampie superfici presenti nei campi sportivi, come il tetto degli spogliatoi, il tetto della tribuna e le pensiline dei parcheggi, rappresentano un'ottima opportunità per l'installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Con l'installazione di un sistema di accumulo, è possibile sfruttare l'elettricità immagazzinata nelle ore serali per il funzionamento di alcune parti dell'impianto (servizi di illuminazione, utenze varie). L'implementazione di un sistema fotovoltaico consentirà una riduzione dei costi sul consumo di elettricità e un contributo alla tutela dell'ambiente con la riduzione delle emissioni di C02.
Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici sono caratterizzati da fenomeni naturali significativi che causano numerosi problemi e danni alle infrastrutture sportive. Ad esempio, le piogge torrenziali sono più frequenti e contribuiscono all'erosione del suolo nei campi da gioco in erba naturale, soprattutto quando il terreno è privo di erba naturale.
Nei campi artificiali a seguito di forti piogge, l'impermeabilizzazione con l'erba artificiale tende a saturare l'intaso e a favorire il deflusso superficiale dell'acqua che trasporta i granuli più leggeri verso i canali perché non sono aggregati; se la pioggia persiste, il rischio di allagare le case vicine o di sollevare l'erba artificiale aumenta perché è semplicemente posata sulla superficie e il danno può diventare significativamente maggiore.
Trascurare l'aerazione di un campo da gioco naturale coltivato su terreno agricolo aumenta la compattazione e impedisce l'infiltrazione dell'acqua piovana che scorre invece in superficie, ma, anche realizzare sistemi di erba artificiale con sottofondi altamente drenanti non è sempre la soluzione migliore, perché l'acqua piovana defluisce rapidamente attraverso i canali di drenaggio nella rete fognaria, con il rischio di tracimare.
Nei campi in erba coltivati in substrati sabbiosi, le malattie estive sono più comuni, perché i temporali sono caratterizzati da un abbassamento della temperatura ma, al primo sole, la temperatura torna a salire improvvisamente, aumentando di colpo l'escursione termica del suolo e l'umidità relativa dell'aria. Le piante hanno poco tempo per adattarsi a questi cambiamenti e subiscono attacchi di malattie fungine o insetti a causa di questo sbalzo termico.
Negli ultimi anni, la diffusione di insetti fitofagi come la Popillia Japonica è associata a piante sotto stress durante l'estate. Individuare un campo da gioco che sia resistente a tutto è quasi impossibile, ma esistono soluzioni più o meno efficaci associate a un piano di manutenzione efficiente.
Nell'esempio precedente, un campo erboso che drena circa 230 mm all'ora è in grado di assorbire e trattenere rapidamente una quantità molto elevata di acqua piovana, rallentando il deflusso nella rete fognaria e favorendo la ricarica naturale delle falde acquifere con l'acqua filtrata dalla coltivazione.
Un campo da gioco sostenibile deve puntare a ridurre l'utilizzo di materie prime attraverso la scelta di sistemi ecocompatibili e di metodi di utilizzo e manutenzione efficaci; ad esempio, un sistema di irrigazione efficace consente una maggiore uniformità nella distribuzione dell'acqua, per cui è possibile far crescere l'erba naturale anche in uno spessore di 100 mm di substrato sabbioso, purché uniforme; un sistema di drenaggio associato al consolidamento del terreno richiede un minore utilizzo di materiali inerti, pur garantendo il deflusso dell'acqua e la stabilità del sottofondo.
Aumentando il ciclo di vita di un campo da calcio e riducendo il rischio di cedimenti, consente di ridurre gli interventi di manutenzione straordinaria che inevitabilmente producono rifiuti; questo dipende spesso anche dalle caratteristiche dell'impianto, soprattutto se è difficile mantenere o rinnovare il campo da gioco a fine stagione. Ad esempio, un campo da gioco in erba naturale su un terreno agricolo rischia di diventare inutilizzabile durante un inverno eccessivamente piovoso, perché genera fango che soffoca l'erba naturale; un impianto a zolle naturali rinforzate trapiantato è molto difficile da rinnovare efficacemente; quindi, quando si rovina deve essere sostituito. Al contrario, un sistema ibrido-naturale, posato in opera, permette di giocare con le fibre sintetiche se l'erba cede in inverno, fino a quando il prato non si riprende; inoltre, è possibile rinnovare completamente il sistema riseminando l'erba naturale.
Il riutilizzo dei rifiuti come risorsa è spesso possibile direttamente sul campo o nell'area del centro sportivo. Ad esempio, un sistema misto di erba naturale e sintetica che mantiene la sua struttura originale è facilmente rinnovabile e riutilizzabile anche se parzialmente usurato.
Infine, per quanto i rifiuti generati siano tanti o pochi, i costi e le procedure di recupero o smaltimento devono essere quantificati anche in base al ciclo di vita dell'impianto.
Lo studio di impatto ambientale (SIA) è obbligatorio in tutti i progetti pubblici e richiede una conoscenza approfondita del contesto territoriale in cui si trova il campo. Sebbene la valutazione dell'impatto ambientale (VIA) si svolga durante la fase iniziale di realizzazione dell'opera pubblica, deve essere aggiornata a ogni rinnovo del campo, perché è necessaria anche una revisione delle opere di mitigazione e compensazione. Queste opere incidono anche sul periodo di utilizzo e manutenzione, e per questo motivo il monitoraggio del campo e la rendicontazione delle attività devono includere anche questi aspetti.
Ad esempio, un campo in erba naturale offre di per sé l'opportunità di sequestrare CO2 e altri inquinanti purificando l'aria rispetto a un campo artificiale. Tuttavia, se il manto erboso si deteriora durante il periodo di utilizzo e manutenzione perché le porte da calcio non vengono spostate o per l'uso improprio di fertilizzanti, pesticidi e tecniche di coltivazione, l'impatto ambientale può essere negativo. Un altro esempio riguarda i sistemi di drenaggio, che insieme all'uso oculato di prodotti per la manutenzione dovrebbero prevenire l'inquinamento dei corsi d'acqua e delle falde acquifere.
Le soluzioni tecnologicamente avanzate devono avere una visione olistica della gestione degli impianti sportivi. Il punto di raccordo delle esigenze richiede lo sviluppo di nuove idee e strategie con maggior impegno da parte di tutti per comprendere e pianificare tutto il ciclo di vita dell’opera ed è per questo che i progetti sostenibili vengono premiati dalle istituzioni con incentivi a fondo perduto.
Il campo ibrido-naturale multidisciplinare dotato di: a) impianto di illuminazione a LED che riduce i consumi di energia, b) un terreno sciolto dotato di impianto d’irrigazione che consente il risparmio idrico, c) un sistema di drenaggio collegato alle vasche di accumulo per riutilizzare l’acqua piovana, d) macchine efficienti e un deposito per il ricovero di mezzi e materiali e) spogliatoi efficientati dal punto di vista energetico con cura per il comfort interno, f) un impianto di approvvigionamento energetico, g) personale qualificato e sistemi di controllo da remoto degli impianti ed infine h) sistemi informatici per la registrazione dei dati da monitorare e la rendicontazione delle attività durante il periodo d’uso e di manutenzione, rende un progetto completo ed eco-efficace.
Il lavoro nobilita l’uomo e quando è qualificante lo rende anche maggiormente gratificato e partecipe nella società civile e nei processi democratici. Un lavoro qualificante è anche maggiormente remunerativo, riduce la precarietà legata ai lavori semplici ed offre opportunità di carriera che contribuisce alla crescita professionale dell’uomo. Ci vuole personale qualificato per realizzare e mantenere i progetti innovativi in modo efficace per contribuire veramente alla crescita socioeconomica della comunità.
La realizzazione di progetti innovativi efficaci è la strada maestra per favorire una economia verde sostenibile. Essi devono essere basati sui dati raccolti e sulle osservazioni sul campo durante il periodo di monitoraggio per fornire le prove e misurare l’efficienza dei processi.