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La progettazione di un campo ibrido richiede attenzione ai dettagli, considerando caratteristiche essenziali come performance, sicurezza, durata, impatto ambientale e gestione dei costi.
Un sistema efficace richiede componenti specifici come il drenaggio, l'irrigazione e l'installazione di erba ibrida.
Il drenaggio è cruciale per evitare sovraccarichi della rete fognaria, con soluzioni come tunnel drenanti che permettono all'acqua di disperdersi nel terreno sottostante.
L'importanza di un buon sistema di drenaggio si manifesta nel risparmio di risorse naturali e nell'efficienza del campo.
Il sistema di irrigazione utilizza irrigatori interrati a medio raggio per una distribuzione uniforme dell'acqua, riducendo il consumo idrico.
Questo si combina con una programmazione ottimale per garantire l'irrigazione efficace durante periodi di necessità.
La selezione di attrezzature e i dettagli tecnici, come il tipo di irrigatore e la connessione delle valvole, sono personalizzati in base alle esigenze specifiche del progetto. Un sistema ibrido come POWERgrass include un manto innovativo con fibre sintetiche integrate con erba naturale, sostenuto da un substrato conforme alle norme USGA.
Questo manto consente una superficie resistente e agile per l'atleta, con componenti come fibre di alta tenacità e supporto reticolato traspirante.
In parallelo, un substrato composito di sabbia silicea mescolata con ammendanti minerali e organici favorisce la crescita naturale dell'erba.
Infine, la messa in opera del verde attraverso semina e gestione di manutenzione garantisce una copertura d'erba ottimale, considerando aspetti climatici e stagionali. Nel complesso, il testo sottolinea l'importanza di un approccio completo e dettagliato nella progettazione, installazione e manutenzione di sistemi ibridi, bilanciando esigenze di performance, sostenibilità ambientale e gestione efficace delle risorse.
Se fosse così facile congegnare un sistema ibrido efficace qualcuno ci sarebbe riuscito 30 anni fa. Si tratta di coniugare due mondi opposti il naturale ed in sintetico, con interessi spesso contrastanti e con un approccio diverso. La scelta è più complessa del solito perché bisogna coniugare diverse caratteristiche e non si può fare a meno che studiare i particolari per comprendere quali siano quelli essenziali.
Specifiche più uniche che rare
Quando si va acquistare una auto per fare tanti chilometri ci si sofferma nei particolari per poter fare un viaggio confortevole e per risparmiare nel corso della sua vita utile; con la stessa cura si presta attenzione quando si acquista una casa per viverci quindi con questa attenzione bisogna progettare tutti gli investimenti importanti sia essi siano ad uso privato o pubblico.
Ogni progetto deve poter fornire risposte in merito a:
Attraverso queste risposte un progetto ben strutturato consente di selezionare il sistema migliore per soddisfare i requisiti contestualizzati nel territorio.
Un buon ibrido deve inoltre provare la sua efficacia quando è sottoposto ad uso intensivo perché non è sufficiente avere un tappeto con i buchi affinché funzioni veramente.
Infine, bisogna selezionare un installatore esperto ed un gestore diligente per il periodo d'uso e manutenzione affinché il sistema sia installato e mantenuto correttamente, durante tutto il suo ciclo di vita. La manutenzione del POWERgrass non è facile da eseguire senza una formazione ma è semplice da imparare se l'addetto viene affiancato da un tecnico esperto. Tuttavia, deve essere costante perché meglio si fa quella ordinaria meno si ha bisogno di quella straordinaria.
Drenaggio Diagonale
Il sistema di drenaggio deve asportare l'acqua piovana in eccesso e disperde gran parte nel terreno sottostante per evitare di gravare sulla portata della rete fognaria. In alcuni casi le radici raggiungono lo strato drenante e riescono ad assorbire l'acqua nel terreno sottostante, risparmiando così la risorsa più preziosa.
Realizzare un sistema di drenaggio efficace è molto facile. Si realizza il drenaggio primario dopo avere livellato ed assestato il piano di partenza del fondo, a due o quattro falde. Quindi si scava fino a 50 cm di profondità e circa 50 cm di larghezza, su tutto il perimetro dell'area da drenare. Dovendo disperdere l'acqua lungo lo scavo è sufficiente mantenere la stessa quota di scavo rallentando così anche il deflusso verso la fognatura. In seguito, si posa un tubo corrugato drenante da 160 mm che viene ricoperto di pietrisco di frantoio fino alla superficie. Lo scarico delle acque in eccesso può essere effettuato direttamente in falda attraverso un pozzo perdente oppure direttamente negli scarichi delle acque bianche. POWERgrass consiglia l’installazione di ampie vasche di accumulo per contenere il fabbisogno di almeno 5-6 cicli irrigui per risparmiare la risorsa più preziosa.
I pozzetti d'ispezione posti nei punti di intersezione delle tubazioni diagonali con quelle perimetrali agevolano la pulizia di manutenzione periodica. Le canalette non sono necessarie per il drenaggio, in quanto il fondo drenante assorbe tutta l'acqua che viene dispersa oppure la asporta attraverso le tubazioni, ma se la zona è soggetta a forti precipitazioni oppure è soggetta a forti nevicate la canaletta raccoglie l'acqua che scorre in superficie.
Successivamente bisogna realizzare il drenaggio secondario, quindi dividere il campo nei due assi ogni circa 10 metri circa e tracciare in diagonale il primo punto dell'asse verticale con il primo punto dell'asse orizzontale e così via fino alla fine. I drenaggi diagonali si possono realizzare con un miniescavatore oppure delle catenarie con sezione variabile da 12 a 30 cm e fino 35 di profondità. In seguito, si posa un tubo corrugato drenante da 90 mm che viene ricoperto da pietrisco di frantoio fino alla superficie.
In base alla tipologia di fondo (se è filtrante o meno), la piovosità della zona (pioggia leggera e lenta oppure frequenti rovesci forti) ed il budget a disposizione, bisogna scegliere tra a) uno strato completo di pietrisco di frantoio su tutta la superficie oppure b) i microdreni supplementari ogni 25-50 cm scavati con apposita attrezzatura e riempiti con sabbia grossa e molto grossa.
L'impianto d'innaffiatura a 24 irrigatori a scomparsa di medio raggio è studiato per distribuire l'acqua in modo più uniforme rispetto a quelli a lungo raggio e razionalizzare meglio il consumo d'acqua.
Nella parte superiore dell'irrigatore deve essere presente una piccola coppa in gomma morbida per contenere una piccola zolla d'erba naturale installata nella stessa quota del terreno di gioco. Infatti quando l'impianto è spento è difficile individuare gli irrigatori nel terreno.
Gli irrigatori si possono collegare ad una elettrovalvola singolarmente oppure due irrigatori nella stessa valvola. Nel secondo caso bisogna tenere conto a) di collegare degli irrigatori con un raggio d'azione omogeneo; per esempio in un campo di calcio di norma ci sono irrigatori con tre diversi raggi d'azione a 90°, a 180° oppure a 360° e b) unire irrigatori possibilmente di zone non confinanti poiché una buona regola è quella di alternare le zone irrigue per fare in modo che l'acqua della zona/irrigatore precedente penetri il terreno.
La programmazione avviene con una centralina di comando facendo partire 1, 2 oppure 4 irrigatori insieme in base alla tipologia d'impianto, alla portata e alla pressione d'esercizio dell'acqua. Quando fa caldo, si raccomanda di installare una pompa che fornisca acqua e pressione sufficienti per il funzionamento di 4 irrigatori, permettendo così di fornire l'acqua necessaria in breve tempo.
Sezione POWERgrass A. un manto ibrido
B. un substrato è conforme alle norme USGA a base di sabbia silicea miscelato in volume a 7-10% con un ammendante minerale a base di zeolite ed un compost bovino stabilizzato in lombricoltura. Dopo la cucitura dei rotoli, il manto ibrido viene riempito e rastrellato con granella di sughero con diametro 0,5-2.5 mm e di peso non superiore a 130 kg/m³ per circa 7 mm, quindi riempito e rastrellato con la stessa miscela di sabbia gradualmente, fino alla formazione di un strato uniforme di 35 mm, per consentire la migliore interazione del tacchetto dell'atleta con la superficie.
C. messa a verde con semina sul posto, concimazioni e gestione di tutte le attività di manutenzione ordinaria fino alla consegna all'uso del campo. La scelta delle essenze dipende dal clima ed alla stagione della semina, le concimazioni devono favorire un rapido impianto con una copertura in erba naturale non inferiore a 95%. E' imperativo quindi sviluppare un piano dettagliato delle attività messe in atto, con l'elenco dei macchinari e dei prodotti disponibili: sementi, concimi promotori della crescita, inoculanti biologici etc.