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Progettazione

30 anni di ricerca, sviluppo ed esperienza nei campi da gioco in erba ad uso sportivo! Le competenze del progettista sono spesso sottovalutate quando si tratta di campi sportivi, perché sembrano strutture semplici ma sono necessarie competenze trasversali e precisione nella progettazione, perché errori o omissioni possono generare costi aggiuntivi durante tutto il ciclo di vita dell'opera.

Il progetto di fattibilità tecnico ed economica richiede una visione olistica

Progettazione

La progettazione delle opere pubbliche è un tema che pochi sono disposti ad affrontare con una visione olistica. Ad esempio, le norme prevedono che ogni progetto debba includere un piano di manutenzione dettagliato, ma poi non viene quasi mai finanziato o almeno quantificato in fase di progettazione. Inoltre, per quanto riguarda i campi sportivi, che hanno un ciclo di vita relativamente breve, si fa spesso riferimento alla distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria, come se l'una non dipendesse dall'altra. Il buon senso vuole che tutta la manutenzione sia definita, quantificata e programmata per renderla parte integrante del piano degli investimenti che devono necessariamente riguardare tutto il periodo di durata dell'opera indipendentemente a chi si deve farne carico.

Affinché un progetto sia completo e sostenibile, occorre tenere conto dei costi di esercizio diretti durante anche la fase di utilizzo e manutenzione del campo, ma anche quelli indiretti dell'impatto ambientale che le attività nell'impianto producono durante il suo ciclo di vita. Un progetto che si limita alla fase iniziale di costruzione e quella finale di dismissione del campo non è sufficiente per implementare l'economia circolare. Inoltre, un progetto apparentemente eco-efficiente non è necessariamente eco-efficace, quindi può rivelarsi contrario agli interessi della comunità perché non compatibile con l'ambiente e con la necessità di creare occupazione qualificata. Molto spesso, nel tentativo di ridurre i costi di manutenzione, si rischia di fare scelte controproducenti nel medio-lungo periodo, entrando in uno dei punti ciechi dell'economia circolare come ad esempio la scelta di realizzazione di un campo artificiale con l'intaso in gomma che genera micro-plastiche.

In sintesi, la valutazione dell'impatto ambientale (VIA) del progetto deve tenere conto anche della fase d'uso e manutenzione, perché è la fase più lunga del campo e può avere un impatto significativo, soprattutto se associata al rischio di danni causati da forti piogge.  Infine, per ottenere risultati eco-efficaci, è necessario sviluppare un sistema di gestione ambientale digitalizzato per la rendicontazione delle attività, dei processi produttivi e per il monitoraggio di valori misurabili sui risultati ottenuti, affidando il compito di gestire il periodo di "uso e manutenzione" a persone qualificate.

Nella progettazione dei campi da gioco in erba, ci sono tre aspetti normativi (attuali e futuri) che devono essere presi in debita  considerazione:

  1. La Commissione Europea, nell'ambito dell'aggiornamento della norma REACH, intende vietare l'uso della gomma come riempimento nei campi sintetici per prevenire il rischio di inquinamento con micro-plastiche. Il 27 aprile 2023, il comitato REACH dei paesi UE ha votato la proposta con 23 paesi a favore e 4 astenuti. La Commissione ha colto con favore il voto positivo della sua proposta di limitare le micro-plastiche aggiunte intenzionalmente ai prodotti. Si stima che, nell'arco di 20 anni, la restrizione proposta eviterebbe il rilascio nell'ambiente di circa mezzo milione di tonnellate di micro-plastiche, con un costo totale stimato fino a 19 miliardi di euro. La proposta sarà ora sottoposta a un esame di tre mesi da parte del Parlamento europeo e del Consiglio prima di poter essere adottata dalla Commissione.
  2. Il costo di smaltimento delle materie plastiche è aumentato da 20 a 45 centesimi al kg nel 2022 e bisogna tenere conto nella stima dei costi del ciclo di vita di un campo. Un campo sintetico in gomma, a fine ciclo di vita, tra manto, gomma e sabbia contiene circa 38 kg/mq di materiale contaminato con la plastica da portare in discarica ogni 10 anni.
  3. Il principio "Do No Significant Harm" (DNSH) richiede che gli interventi nei PNRR nazionali contribuiscano in modo significativo ad almeno uno dei sei obiettivi della norma e non danneggino gli altri cinque: questo principio è fondamentale per accedere ai finanziamenti del Recovery and Resilience Facility (RRF). Il principio va applicato anche nei campi in erba sintetica perché impattano in modo significativo sull'ambiente.

Il legislatore, nel nuovo codice degli appalti ha ritenuto opportuno limitare a due livelli la progettazione. Il primo per accosentire di finanziare l'opera ed il secondo per realizzarla. Si rimanda ad una sintesi dell'articolo 41 del D.Lgs. 36 del 31 marzo 2023. 

Le esigenze che diventano fabbisogni nella società moderna

Requisiti per fabbisogniRequisiti per fabbisogni

Le motivazioni che hanno spinto a investire nella realizzazione di un centro sportivo dilettantistico non si limitano all'obiettivo dello sport agonistico per far progredire i più meritevoli, ma sono espressione della necessità di offrire un punto di riferimento per l'aggregazione sociale attraverso lo sport. Lo scopo primario è quello di fornire un modello educativo complementare alla formazione scolastica, per imparare dagli allenatori come prepararsi per una partita con il sostegno dei compagni di squadra e nel rispetto degli avversari, che è la base per lo sviluppo di una società giusta e pacifica, dove le differenze possono essere appianate attraverso la semplice competizione sportiva.

L'interazione con altre comunità durante gli eventi sportivi insegna ai bambini che la diversità non deve essere motivo di isolamento o di emarginazione, ma un'occasione per comprendere lo stile di vita e la mentalità di culture anche molto diverse e uno stimolo a fare nuove conoscenze, aprendo la mente che offre l'opportunità di arricchire le proprie conoscenze. Lo sport di squadra coinvolge un numero maggiore di atleti, ma allo stesso tempo insegna ai più bravi che devono guidare una squadra per migliorare i risultati e che il gioco di squadra dà più soddisfazione del risultato finale.

Il calcio è uno degli sport più popolari perché è semplice. Tuttavia, implica una certa abilità nel portare la palla con i piedi che non tutti possiedono, ma ci sono numerosi altri sport che possono essere giocati sul campo in erba, come il Rugby, il Football Americano, il Lacrosse, ecc. che richiedono un'abilità nelle mani che è più facile. Inoltre, ad esempio, il rugby e il football, nella versione "flag" o "tag", non comportano alcun contatto fisico, per cui permettono a persone con abilità molto diverse e persino di sesso diverso di incontrarsi, il che li rende particolarmente interessanti per le attività sportive nelle scuole. Infatti, negli Stati Uniti il football è praticato in tutte le scuole e le università, mentre nel Regno Unito si gioca a rugby. Questi sport richiedono superfici di gioco molto grandi, il che determina la necessità di praticare più sport nello stesso campo, come sta promuovendo il legislatore per soddisfare le esigenze di più cittadini. La necessità di impianti sportivi sicuri, maggiormente fruibili, e multidisciplinari, è diventata un'esigenza che ogni comunità deve essere in grado di soddisfare. Molto spesso le autorità offrono sovvenzioni a fondo perduto per progetti di costruzione di nuovi centri sportivi o di riqualificazione di quelli esistenti, per cui si pone la seguente domanda.

Erba naturale oppure erba sintetica ?

Unire i pregi e ridurre i difettiUnire i pregi e ridurre i difetti

L'erba naturale è migliore per il gioco e i giocatori professionisti lo confermano perché la superficie offre maggiore aderenza e morbidezza e quindi riduce il rischio di distorsioni, infortuni e mal di schiena. D'altra parte, il numero di ore di utilizzo settimanali è limitato e nelle zone in cui le variazioni climatiche sono repentine, diventa estremamente difficile mantenere un campo in erba naturale utilizzabile durante la stagione, quindi i costi di manutenzione sono elevati per dare all'erba naturale una maggiore resilienza. Dal punto di vista ambientale, spesso si ricorre a interventi con sostanze chimiche dannose per l'ambiente e la salute per ridurre il rischio di malattie del prato che possono compromettere la fruibilità del campo, e a volte è necessario attendere lunghi periodi per la ripresa del manto erboso altrimenti bisogna provvedere alla sostituzione delle zolle con nuovo prato precoltivato in vivaio, come avviene negli stadi professionistici, operazione anch'essa con un impatto negativo sull'ambiente.

Per ridurre i costi di manutenzione e per far fronte alla crescente domanda di utilizzo gli operatori preferiscono installare campi artificiali. Tuttavia, l'esperienza acquisita nell'ultimo ventennio ha evidenziato che il gioco sull'erba artificiale è diverso perché si modifica essenzialmente il rimbalzo e il controllo della palla e si riduce l'aderenza del giocatore sulla superficie, soprattutto in condizioni di bagnato. Il giocatore è più cauto e l'azione di gioco è meno spettacolare, mentre il calore emanato dal campo artificiale non è certo apprezzato dal pubblico ma, sono i giocatori a rimetterci di più.

Il campo artificiale è quasi sempre associato a una manutenzione molto scarsa o viene utilizzato oltre il limite della sua durata perché è sempre verde ed è difficile capire se gli interventi di manutenzione sono stati eseguiti in modo corretto e con regolarità. Mentre i primi anni i giocatori sono contenti con passare del tempo lamentano dolori alla schiena quando il campo è duro, le distorsioni delle articolazioni crociate anteriori e posteriori sono dovute alla ridotta aderenza della superficie artificiale e gli strappi muscolari sono causati da scivolate improvvise sulla superficie bagnata o perché il piede è rimasto impigliato nel manto erboso usurato durante il gioco. Quando le temperature superano i 30°C nell'aria, sulla superficie si registrano temperature superiori ai 60°C e le abrasioni cutanee sono frequenti a ogni caduta, mentre lo stress termico radiato dalla superficie causa un affaticamento precoce al giocatore.

È ovvio che si gioca meglio sul campo artificiale che su quello naturale con le buche, ma se potessimo giocare su naturale resistente per le partite e gli allenamenti, senza buche ed a bassa manutenzione, avremmo raggiunto l'obiettivo desiderato.

Dott. Niko Sarris

I sistemi ibridi mirano a unire i benefici e a ridurre gli effetti negativi

Sezione per roof gardenSezione per roof garden

L'integrazione di un manto sintetico nell'erba naturale è stato un obiettivo perseguito dall'industria negli ultimi 30 anni, ma non sempre ha avuto successo. Tutti i sistemi in erba ibrida dovrebbero soddisfare le aspettative di maggiore resistenza e durata che rende più complesso il lavoro dei tecnici della manutenzione e non bisogna dimenticare che la presenza del manto sintetico, talvolta, limita la possibilità di interventi meccanici e spesso rende la superficie troppo solida sia per il gioco che per lo sviluppo radicale dell'erba naturale. 

Oggi esistono tappeti sintetici con un supporto aperto che permette alle radici di penetrare e ancorarsi, ottenendo così una maggiore resistenza allo strappo. Le fibre sintetiche che sporgono sulla superficie sopra l'intaso proteggono le piante dall'uso intensivo, formando una superficie di gioco durevole in cui prevale l'erba naturale, nota anche come "erba naturale rinforzata", "erba ibrida" o "erba mista".

Nei campi ibridi il gioco si svolge sull'erba naturale e la presenza dell'erba sintetica è quasi impercepibile perché di fatto è inferiore al 5%, pertanto, sono equivalenti ai campi in erba naturale sotto ogni punto di vista. I tacchetti delle scarpe interagiscono con l'erba naturale ma non alzano la zolla d'erba nei campi ibridi. Il gioco si svolge con maggiore sicurezza e i danni all'erba naturale sono limitati, riducendo in particolare le operazioni di ripristino post-partita. Quando l'erba naturale subisce un danno, le fibre sintetiche garantiscono la continuità del gioco fino alla ricrescita, rendendo il lavoro del groundsman facile e veloce.

I sistemi di erba ibrida sono apprezzati dai giocatori professionisti perché rendono la superficie di gioco più stabile ancorando l'erba al supporto sintetico, che altrimenti cederebbe durante il gioco e formerebbe buchi potenzialmente pericolosi. Il giocatore si sente più sicuro e dà il meglio di sé, consentendo giocate spettacolari.

Requisiti imprescindibili per un sistema ibrido efficace

il POWERgrass migliora le condizioni di crescita

Per garantire l'efficacia di un sistema ibrido bisogna rispettare le esigenze fisiologiche dell'erba naturale il sistema deve preservare le condizioni di crescita dell'erba naturale all'interno del manto sintetico devono essere preservate fin dal primo giorno dopo la semina, e poi a medio e lungo termine. Un buon sistema in erba ibrida deve avere caratteristiche molto specifiche per preservare le condizioni ideali di crescita dell'erba naturale, quindi, fornire la fruibilità, le prestazioni e la sicurezza di gioco attese, contenere i costi di gestione e ridurre l'impatto ambientale. 

Gli esperti di tappeti erbosi naturali cercano di stimolare un apparato radicale ricco e profondo per resistere al gioco intensivo e agli stress ambientali, quindi la presenza di un tappeto erboso artificiale non deve limitare la penetrazione dell'eventuale supporto e la crescita delle radici in profondità. Il substrato di crescita sabbioso deve trattenere una buona quantità di acqua capillare, garantire la circolazione dell'aria e non deve indurirsi facilmente, perché una resistenza meccanica superiore a 1500 kPa limita lo sviluppo delle radici; a 3000 kPa le radici cessano di crescere.

Rispetto al campo naturale, il sistema ibrido riduce significativamente i costi di manutenzione perché limita il lavoro manuale per il ripristino delle zolle dell'erba naturale rialzate durante la partita. Nei campi ibridi efficaci, la manutenzione si limita alla coltivazione dell'erba naturale, facendo attenzione a non rovinare il tappeto sintetico, in modo che il sistema possa essere rinnovato più volte durante il suo ciclo di vita, senza la necessità di costosi lavori di sostituzione dell'intero sistema. A tal fine, tre aspetti sono fondamentali:

  1. Il tappeto sintetico deve migliorare le condizioni per la crescita di un ricco apparato radicale in profondità, fornendo un punto di ancoraggio per ridurre lo strappo del gioco,
  2. il tappeto sintetico deve essere resistente a molteplici operazioni di aerazione profonda e scarificazione intensiva, senza intaccare la struttura e la funzionalità del manufatto, e
  3. Il tappeto sintetico deve consentire un facile rinnovo dell'erba naturale senza rimuovere il tappeto, danneggiarne la struttura o sollevare le giunture dell'erba artificiale.

Il sistema in erba ibrida POWERgrass risolve! 

Sezione POWERgrassSezione POWERgrass

Il sistema ibrido POWERgrass è stato sviluppato in modo olistico. Il supporto sintetico presenta numerosi fori tridimensionali disposti in modo uniforme che limitano la migrazione della sabbia, evitando così che i fori si intasino e induriscano il sistema. Il supporto sintetico è morbido ma resistente alla lacerazione e all'aerazione profonda e mantiene le sue caratteristiche nel tempo. Le radici dell'erba naturale crescono in profondità fin dal primo giorno di crescita e, una volta attraversato il supporto, sono protette dagli stress abiotici e biotici.

Le fibre sintetiche sono forti, resistenti e incollate termicamente al supporto tridimensionale per consentire una corretta installazione e facilitare la manutenzione, in modo che rimangano in posizione verticale per proteggere realmente le corone delle piante in superficie. Una volta installato il sistema, le fibre sintetiche sporgono di circa 20-25 mm nella superficie prima della semina.

ZOEsand è un ammendante per uso sportivo frutto di uno studio approfondito per migliorare le proprietà fisiche e chimiche della sabbia. È costituito da tre componenti essenziali: uno elastico, uno organico e uno minerale da miscelare alla sabbia di tipo USGA. ZOEsand rende il terreno di crescita più morbido, più fertile e più resistente alla compattazione del suolo.

Il sistema in erba ibrida POWERgrass è l'insieme di un manto in erba sintetica realizzato con un backing ad hoc, un substrato a base di sabbia ammendato con elementi elastici, organici e minerali tipo ZOEsand e l’erba naturale inseminata nel manto sintetico. Il sistema è installato in situ da personale esperto e la manutenzione viene sviluppata dal gruppo di lavoro secondo l'esperienza POWERgrass seguendo i principi dell'agricoltura rigenerativa per ottenere anche un impatto ambientale positivo. 

Il risultato finale di un'installazione ben riuscita è una superficie sportiva con maggiore trazione, stabilità e morbidezza, altamente drenante per giocare in sicurezza anche sotto la pioggia, anche senza erba naturale e, soprattutto, senza buche pericolose.

L'erba naturale con le sue radici si ancora nei fori del supporto e allo stesso tempo aggrega la sabbia all'erba sintetica. Il sistema è quindi funzionale e appropriato nelle aree a rischio alluvionale, tiene conto della necessità di un'elevata permeabilità ma riduce il rischio di disperdere rifiuti o sostanze inquinanti nelle falde acquifere.

La durata del sistema è indefinibile, senza una data di scadenza, se viene mantenuto regolarmente grazie alle capacità di auto-riparazione dell'erba naturale. Nel contesto della gestione di un centro sportivo tra i 10 e i 20 anni, è la scelta migliore perché riduce i costi di gestione e permette di restituire il campo in uno stato migliore.

Allegati

  1. POWERgrass - Alternativa Green IT 2022-03.pdf

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