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FAQ 10 Manutenzione Ordinaria vs Straordinaria

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Il testo si occupa delle distinzioni tra manutenzione ordinaria e straordinaria nei campi sportivi di erba naturale e sintetica, soffermandosi sui benefici offerti dal sistema ibrido POWERgrass.
La manutenzione di un campo sportivo richiede attenzione, costanza e competenza per garantirne la durata e la sicurezza.
Secondo la norma UNI 10147, esistono diversi tipi di manutenzione, tra cui autonoma, preventiva (periodica, su condizione, preditiva), a guasto (correttiva) e migliorativa.
Queste si possono ulteriormente suddividere in proattive e reattive, a seconda di quando vengono effettuate. La norma UNI 11063:2017 distingue la manutenzione in ordinaria e straordinaria.
La prima include azioni correttive, autonome e semplici azioni preventive di routine e ispezioni, mentre la seconda riguarda politiche migliorative e preventive più significative, mirate a prolungare il ciclo di vita dei sistemi.
Entrambi i tipi di manutenzione puntano a preservare le prestazioni del gioco, aumentarne la fruibilità e ridurre i costi nel rispetto ambientale.
Tuttavia, la manutenzione straordinaria introduce un elemento migliorativo importante rispetto a quella ordinaria. La manutenzione ordinaria per i campi in erba naturale comprende irrigazione, semina, fertilizzazione, aerazione del suolo e falciatura, mentre per i campi in erba sintetica implica pulizia, aggiunta o arieggiamento del riempimento e spazzolatura.
La manutenzione straordinaria comporta interventi più complessi come il rinnovo del prato naturale o la sostituzione del sistema sintetico.
Per i campi sintetici, la manutenzione è più impegnativa e richiede attrezzature specifiche e costose. Il testo spiega che il sistema ibrido POWERgrass semplifica le operazioni di manutenzione ordinaria, richiedendo taglio dell'erba e rastrellatura mensile, insieme ad un'accurata gestione dell'irrigazione.
L'uso di concimi organici e biostimolanti contribuisce a prevenire l'inquinamento e mantenere il campo in condizioni ottimali.
I tecnici di POWERgrass, grazie alla loro esperienza, gestiscono situazioni complesse con costi ridotti, rendendo la manutenzione accessibile anche a personale con competenze limitate.
Il sistema POWERgrass, inoltre, previene problematiche come buche, infestanti, ciclo vitale di insetti e malattie fungine.

Quali sono le differenze tra la manutenzione ordinaria e straordinaria nei campi di erba naturale e sintetica? E che vantaggi offre il sistema ibrido POWERgrass?

Non esiste sostenibilità senza manutenzione!Non esiste sostenibilità senza manutenzione!

Mantenere un campo sportivo richiede attenzione, costanza e competenze. Per garantire la sua longevità e un utilizzo sicuro, è fondamentale integrare un buon piano di manutenzione.

La norma UNI 10147 riconosce i seguenti tipi di manutenzione; a) Manutenzione autonoma, b) Manutenzione Preventiva che a sua volta si suddivide in periodica, su condizione, e preditiva, c) Manutenzione a guasto (correttiva) e d) Manutenzione migliorativa. A loro volta questi tipi di manutenzione possono essere suddivisi in differenti tipologie e tecniche di manutenzione. Le diverse tipologie di manutenzione si possono classificare ulteriormente in proattive e reattive, a seconda che vengano effettuate prima o dopo la manifestazione di un problema.

La norma UNI 11063:2017 classifica gli interventi in due principali tipi di manutenzione, a seconda dello scopo per cui sono svolte:

  • manutenzione ordinaria: comprende le azioni di manutenzione correttiva, autonoma e le azioni più semplici di preventiva, limitatamente agli interventi di routine e le ispezioni.
  • manutenzione straordinaria: comprende le politiche di manutenzione migliorativa e quelle di preventiva più rilevanti, come ad esempio tutti gli interventi che hanno l’obiettivo di aumentare il valore dei sistemi o estenderne il ciclo di vita.

Il grafico sopra intende mostrare come queste definizioni si inseriscano nella tradizionale distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria, evidenziando che tutte le attività di manutenzione sono interconnesse e mirano agli stessi obiettivi:

  1. Preservare le caratteristiche prestazionali e la sicurezza di gioco.
  2. Aumentare la fruibilità del campo da gioco indipendentemente dalle condizioni atmosferiche.
  3. Ridurre i costi di conduzione del centro sportivo per l'intero ciclo di vita nel rispetto per l'ambiente.

Differenza tra manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria

Alla luce di quanto esposto sopra, non dovrebbe sorprendere che la differenza tra questi due tipi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) sia spesso materia di contenzioso. I due ambiti sono spesso molto simili tra loro e non risulta sempre immediato riuscire a distinguere tra i due tipi di manutenzione. La differenza essenziale tra i due, però, è il fatto che la manutenzione straordinaria, al contrario di quella ordinaria, introduce un elemento migliorativo importante (tecnologico, strutturale o di dimensioni, per esempio). Certo, anche una tipologia di manutenzione ordinaria può introdurre dei miglioramenti, ma di minore entità, senza alternarne il valore finale.

Ad esempio, la manutenzione ordinaria di un campo da gioco si riferisce all'attenzione periodica e costante fornita al campo. Questo include l'irrigazione, la semina, la fertilizzazione, l'aerazione del suolo e la falciatura dell'erba per i campi di erba naturale. Questi passaggi aiutano a mantenere l'erba viva, in salute e robusta. Per i campi di erba sintetica, la manutenzione ordinaria riguarda la pulizia, l'aggiunta o arieggiatura del riempimento e la spazzolatura dell'erba per mantenere la superficie livellata e sollevare le fibre artificiali. La pulizia è necessaria per garantire un ambiente sgombro da detriti e polvere, motivo per cui è necessario anche innaffiare il campo prima di ogni sessione di allenamento, cosa che contribuisce anche a ridurre la temperatura nelle giornate calde.

D'altro canto, la manutenzione straordinaria riguarda interventi più profondi e complessi che si svolgono periodicamente, come la riparazione del manto naturale attraverso il rinnovamento parziale o totale del prato oppure nel caso dei campi sistentici, la sostituzione del sistema parziale. Queste azioni sono necessarie per garantire le condizioni di gioco ottimali a lungo termine.

Che tipo di manutenzione necessitano i campi sintetici? Il confronto con l'ibrido naturale!

La manutenzione di un campo sintetico con intaso di sabbia e gomma richiede una spazzolatura settimanale, attività che può richiedere dalle 3 alle 4 ore. Al contrario, rasare un prato naturale con una tripla elicoidale professionale richiede solo un'ora, e lo stesso compito può essere affidato a un robot. Inoltre, operazioni come la decompattazione, la pulizia e la rigenerazione dell'intaso su un campo sintetico sono ben più complesse rispetto all'arieggiatura e alla decompattazione di un prato naturale. Nei sistemi ibridi, queste attività sono più agevoli e possono essere svolte con macchinari tradizionali di facile accesso per le società sportive. Invece, i campi sintetici richiedono macchinari specifici e costosi, operati da personale specializzato. Se trascurate, queste operazioni possono comportare una superficie irregolare e compatta, con problemi di drenaggio che aumentano il rischio di infortuni come distorsioni di caviglie, stiramenti muscolari, abrasioni e mal di schiena.

Il campo sintetico con intaso sabbia e organico vegetale necessita di meno spazzolature, ma è fondamentale reintegrare l'intaso consumato o disperso diverse volte all'anno. Senza tale manutenzione, il campo rischia di apparire "scarico", con insufficiente intaso, e le fibre risultano piegate sulla superficie, esposte al logorio prematuro dovuto al gioco intensivo e ai raggi UV-B del sole. È, quindi, buona pratica mantenere la fibra libera tra i 10 e i 15 mm, come suggerito dalla LND. Se la fibra sporge oltre i 20 mm, è necessario intervenire per il reintegro. Una fibra troppo lunga tende a piegarsi, aumentando il rischio che il piede del giocatore si blocchi durante i cambi di direzione, con possibili distorsioni al ginocchio. Inoltre, un campo "scarico" diventa più duro, causando mal di schiena. Per risolvere il problema del "campo duro", si consiglia di installare un materassino sottostante per assicurare un buon livello di prestazioni. Tuttavia, è importante tenere in considerazione i costi extra legati all'installazione e alla rimozione al termine del ciclo di vita del campo. Invece, per ripristinare il manto d'erba naturale è sufficiente arieggiare il terreno, seminare e fertilizzare il prato.

La manutenzione facile e ridotta del sistema ibrido POWERgrass

Le operazioni di manutenzione ordinaria per il sistema ibrido POWERgrass includono il taglio dell'erba, che può essere settimanale o giornaliero, utilizzando un robot, oltre alla rastrellatura meccanica e alla bucatura superficiale dei primi 4 cm una volta al mese (circa 9 volte l'anno, in base alle ore di gioco previste). Un'accurata gestione dell'irrigazione è essenziale nei mesi più caldi, resa più semplice da una centralina remota che utilizza sonde per monitorare le condizioni del terreno e dell'aria, aiutando a prevenire lo stress dovuto ai cambiamenti climatici. Inoltre, l'uso di concimi organici e biostimolanti integrati nel nutrimento biologico, seguendo i principi dell'agricoltura rigenerativa, contribuisce a prevenire l'inquinamento atmosferico e delle falde acquifere.

I tecnici di POWERgrass possiedono una conoscenza approfondita della fisiologia dell'erba, resistente sia al gioco intensivo sia ai cambiamenti climatici, grazie alla loro esperienza nel gestire situazioni complesse con costi di manutenzione ridotti. Sebbene la manutenzione possa sembrare complessa, seguire le linee guida e le soluzioni proposte è facile anche per personale con competenze tecniche limitate.

In sintesi, il sistema POWERgrass previene la formazione di buche durante il gioco, ostacola la crescita delle infestanti, interrompe il ciclo vitale degli insetti e rende il prato più resistente alle malattie fungine, grazie alla presenza del tappeto ibrido POWERgrass.

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