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FAQ 01 Problematiche nei campi

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Il sistema ibrido POWERgrass rappresenta una soluzione innovativa per i campi da gioco, permettendo di combinare le prestazioni e la sostenibilità dell’erba naturale con quella sintetica.

Questo approccio si propone di creare un tappeto erboso misto che unisce i vantaggi di entrambe le tipologie di prato, migliorandone la resistenza e la versatilità senza compromettere l'ambiente o l'esperienza di gioco.
Forte di 5 brevetti, POWERgrass è il sistema che meglio di qualsiasi altro risponde alle nuove sfide ambientali ed economiche, mentre invece un campo completamente sintetico può avere un impatto negativo sull'ecosistema, per cui è necessaria una compensazione ambientale, come piantare alberi o creare prati verdi.

Tuttavia, laddove è possibile mantenere l’erba naturale, il sistema ibrido si dimostra efficace con costi di manutenzione ridotti e un impatto ecologico positivo, fornendo al tempo stesso un’area di gioco funzionale.
I campi da gioco presentano vari problemi, siano essi in erba naturale o sintetica.

I campi in erba naturale offrono un’esperienza di gioco tradizionale, ma sono soggetti a erosione, necessitano di costante manutenzione e sono vulnerabili a condizioni meteorologiche avverse, che possono causare fango e aree danneggiate.

Al contrario, i campi in erba sintetica sono più robusti ma presentano inconvenienti come l’elevata durezza superficiale, il rischio di temperature troppo elevate, e possono aumentare il rischio di infortuni.
Inoltre, la loro produzione e lo smaltimento hanno un impatto ambientale significativo.

La scelta tra campi naturali e sintetici deve tenere conto di vari fattori come il budget, l’uso previsto, le condizioni climatiche, le risorse disponibili per la manutenzione e l’effetto sull’ambiente.
Le recenti normative sottolineano l'importanza della sostenibilità e richiedono uno studio ambientale approfondito per prevenire sorprese inattese durante il progetto delle aree da gioco.

Il sistema ibrido POWERgrass offre una soluzione per conciliare performance e sostenibilità nei campi da gioco in erba naturale e sintetica. L'innovazione consiste nell'integrazione dell'erba naturale con quella artificiale, risultando in un tappeto erboso misto più resistente e versatile, senza compromettere le caratteristiche ambientali e di gioco del prato naturale. Questo sistema combina pertanto i vantaggi delle due tipologie di erba, rappresentando una risposta efficace alle diverse esigenze del mercato.

Un campo ibrido riduce l'effetto isola di caloreUn campo ibrido riduce l'effetto isola di calore

Per chiarire meglio l'argomento, abbiamo sottoposto al nostro specialista, Dott. Niko Sarris, le domande più comuni. Lui è l'ideatore del sistema e detiene 5 brevetti. Lavorando in prima linea con il team POWERgrass, il Dott. Sarris si dedica alla diffusione di concetti e informazioni per comprendere questa tecnologia innovativa, performante e sostenibile.

Dott. Sarris afferma che il sistema ibrido favorisce un ecosistema naturale e resistente per invertire il declino della biodiversità causato da campi completamente sintetici che, come noto, hanno un impatto sull'ecosistema negativo. Se però la costruzione di un campo sintetico risulta essere l'unica soluzione possibile, la compensazione ambientale dovrà essere prevista per ripristinare la superficie naturale che è stata sottratta dal verde pubblico. Questo potrebbe comportare l'impianto di alberi o la creazione di prati, che però richiedono maggiori costi e consumo del suolo.

In tutti gli altri casi, laddove è possibile la crescita dell’erba naturale, un metodo innovativo ed efficiente è un sistema ibrido con costi di manutenzione minimali, che può avere un impatto ecologico positivo, per ridurre il consumo del suolo e, contemporaneamente, fornire un campo estremamente funzionale per partite e allenamenti.

Ma vediamo nei dettagli quali sono le problematiche e come risolve il sistema ibrido POWERgrass.

Quali problemi possono presentare i campi da gioco realizzati in erba naturale e sintetica?

Nel panorama sportivo, la scelta del tipo di campo da gioco è fondamentale e non mancano le posizioni contrastanti tra i sostenitori dei campi in erba naturale e quelli in erba sintetica. Entrambe le soluzioni presentano aspetti positivi e negativi: i campi in erba naturale, se pur offrono un'esperienza di gioco più tradizionale e piacevole, possono essere soggetti a problemi di erosione e richiedono una manutenzione costante e costosa. D'altra parte, i campi in erba sintetica, sono più resistenti e richiedono minor manutenzione, ma la loro superficie, data la mancanza di umidità, può essere più dura e quindi potenzialmente pericolosa per i giocatori.

I campi in erba naturale richiedono interventi di manutenzione onerosi come il rispristino delle zolle post-partita, l'irrigazione, la concimazione, la risemina ed i trattamenti antiparassitari e diserbanti. Inoltre, possono essere facilmente danneggiati da condizioni meteorologiche avverse come pioggia o gelo, specie se associati all'utilizzo intensivo che può causare l'usura e il compattamento del terreno ed il fango, risultando in aree senza erba e terreni irregolari. Ciò può aumentare il rischio di infortuni per gli atleti e soprattutto rendere il campo inagibile per buona parte della stagione, fatto salvo operazioni di rizollatura totale che pochi si possono permettere, senza poi considerare che in base al clima non sempre è possibile.

I campi in erba sintetica, d'altra parte, hanno una scarsa capacità di assorbimento di calore, che può risultare in temperature di superficie molto elevate durante i mesi estivi. Questo può causare problemi di comfort e salute per gli atleti. Questi campi possono anche essere più duri e più scivolosi rispetto all'erba naturale, aumentando il rischio di infortuni da contatto o da caduta.

Infine, la produzione e lo smaltimento della erba sintetica possono avere un impatto ambientale negativo che negli ultimi anni ha portato ad un aumento esorbitante dei costi di smaltimento della gomma presente nel sistema. L'impatto ambientale può essere negativo anche durante la manutenzione e la rizollatura dei campi in erba naturale, se consideriamo anche l'uso di pesticidi, diserbanti e fertilizzanti sintetici.

In conclusione, sia i campi sintetici che quelli naturali presentano vantaggi e svantaggi. La scelta tra questi due dovrebbe prendere in considerazione vari fattori, tra cui il budget disponibile, l'uso previsto, le condizioni climatiche, la disponibilità di risorse per la manutenzione e l'effetto sull'ambiente. Nei recenti anni, le questioni riguardanti l'ambiente hanno avuto crescente importanza. Di conseguenza, le normative più recenti richiedono che venga condotto uno studio di sostenibilità. Questo è fondamentale poiché l'area interessata è vasta e potrebbe nascondere costi inaspettati e sorprese.

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