In confronto agli altri sistemi ibridi presenti nel mercato, come si posiziona l’erba ibrida POWERgrass?
Nel caso di campi in erba ibrida o mista sintetica e naturale, il confronto con il POWERgrass è palesemente lontano dai costi elevati di manutenzione dei sistemi ibridi del passato. Esaminandoli uno alla volta, possiamo affermare con certezza che nessuno dispone la combinazione unica delle 4 caratteristiche essenziali del POWERgrass per garantire una simbiosi perfetta tra erba naturale ed erba sintetica che consente al POWERgrass di offrire un elevato numero di ore di gioco, una lunga durata e ridurre le spese di manutenzione.
Alcuni usano supporti chiusi o parzialmente biodegradabili e le radici non respirano a sufficienza perché lo scambio gassoso è limitato, in particolar modo durante la fase di crescita iniziale. Altri non riescono a fissare le fibre al supporto quindi non è possibile intasare bene il supporto di crescita sollevando le fibre sintetiche in superficie. Altri dispongono supporti rigidi che provocano l’indurimento della superficie. In alcuni è sconsigliato l’uso frequente della bucatura con le punte per non disfare il sistema. Gran parte di loro offrono una superficie giocabile finché l’erba naturale è in ottima salute, ma collassano insieme al degrado dell’erba naturale.
Il POWERgrass ha superato i problemi del passato. Il confronto rispetto ai sistemi ibridi esistenti è palese anche agli occhi di chi non è competente in materia. Il POWERgrass è l’unico sistema in erba ibrida che si propone come alternativa migliore all’erba interamente sintetica anche in termini di durata e risparmio sulla manutenzione.