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FAQ 03 Il risparmio a confronto

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In cosa consiste il risparmio dell’erba ibrida POWERgrass, rispetto alle altre superfici sportive in erba naturale e quelle interamente in erba sintetica?

I campi in erba naturale costruiti sul fondo in terra abbisognano minor manutenzione rispetto a quelli in sabbia ma, il rischio di rinvio delle partite è molto elevato perché nessun sistema di drenaggio nel fondo in terra può asportare l’acqua in eccesso con rapidità. Giocando sotto pioggia moderata si produce fango in superficie tra i dreni e l’erba naturale viene man mano soffocata. Durante un inverno piovoso è facile danneggiare l’erba naturale per l’eccesso di fango e giocare in terra bagnata si inizia la formazione di numerosi avvallamenti.

Nei campi in erba naturale costruiti sul fondo in sabbia a norme USGA o DIN, come avviene oggi negli stadi, è possibile giocare sotto la pioggia senza la formazione del fango, ma il costo della manutenzione aumenta in particolar modo perché la coesione della sabbia è scarsa ed il manto naturale resiste di meno agli strappi dei giocatori. Durante l’inverno le radici sono superficiali ed è facile sollevare le zolle d’erba naturale formando delle buche pericolose; il ripristino delle buche aumenta sensibilmente il costo della manutenzione.

L'intaso organico vegetale si sposta quando piove forteL'intaso organico vegetale si sposta quando piove forte

Nei campi in erba sintetica con intaso in sabbia + gomma nobilitata è possibile giocare in teoria “sempre”. Il costo della manutenzione è ridotto rispetto ai campi in erba naturale perché è sufficiente spazzolare l’intaso con cadenza media 2 volte alla settimanale, dissodare e pulire l’intaso una volta l’anno integrando una minima parte della gomma rimossa, ma l’ammortamento dell’investimento e l’accantonamento per la sostituzione del sistema in erba sintetica a fine ciclo di vita è più oneroso nel bilancio annuo del campo.

Nei campi in erba sintetica con intaso in sabbia + gomma nobilitata + intaso organico vegetale è possibile giocare con maggior stabilità sul terreno che tende a simulare l’erba naturale. Il costo della manutenzione ordinaria risulta ulteriormente ridotta perché l’intaso è più “stabile” quindi si spazzola una volta alla settimana, ma gli interventi straordinari per dissodare l’intaso sono necessari almeno 3 volte l’anno, la pulizia dell’intaso rimane invariata ma il reintegro della parte organica vegetale è la spesa più importante ed il costo complessivo della manutenzione è equivalente ad un campo in erba naturale mentre resta elevato il costo per l’ammortamento del campo e l’accantonamento per la sostituzione del sistema in erba sintetica a fine ciclo di vita.

I campi in erba sintetica realizzati con l’intaso interamente in materiale organico vegetale (cocco, sughero, lolla di riso, tutolo di mais, o corteccia di pino) sono attualmente il sistema più costoso del mercato ed il reintegro dell’intaso organico vegetale rende questa soluzione meno adatta se il risparmio a medio e lungo termine è un obiettivo da perseguire.

Il costo del campo ibrido POWERgrass comprensivo l'ammortamento dell'investimento iniziale, l'accantonamento per la sostituzione del sistema calcolando prudenzialmente un ventennio, la manutenzione ed i consumi idrici, a parità di numero di ore di gioco reali, offre un costo equivalente ad un campo sintetico. A fronte di un investimento sulle macchine professionali per la manutenzione ordinaria e l'acquisto di concimi, sementi e vernice per le righe bianche annualmente si riduce sensibilmente il consumo dell'acqua potatibile per l'irrigazione, si eliminano quasi i costi della manuntezione straordinaria e si previene il rischio danni da intemperie che provocano allagamenti.

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