In cosa consiste il risparmio dell’erba ibrida POWERgrass, rispetto alle altre superfici sportive in erba naturale e quelle interamente in erba sintetica?
I campi in erba naturale costruiti sul fondo in terra abbisognano minor manutenzione rispetto a quelli in sabbia ma, il rischio di rinvio delle partite è molto elevato perché nessun sistema di drenaggio nel fondo in terra può asportare l’acqua in eccesso con rapidità. Giocando sotto pioggia moderata si produce fango in superficie tra i dreni e l’erba naturale viene man mano soffocata. Durante un inverno piovoso è facile danneggiare l’erba naturale per l’eccesso di fango e giocare in terra bagnata si inizia la formazione di numerosi avvallamenti.
Nei campi in erba naturale costruiti sul fondo in sabbia a norme USGA o DIN, come avviene oggi negli stadi, è possibile giocare sotto la pioggia senza la formazione del fango, ma il costo della manutenzione aumenta in particolar modo perché la coesione della sabbia è scarsa ed il manto naturale resiste di meno agli strappi dei giocatori. Durante l’inverno le radici sono superficiali ed è facile sollevare le zolle d’erba naturale formando delle buche pericolose; il ripristino delle buche aumenta sensibilmente il costo della manutenzione.
L'intaso organico vegetale si sposta quando piove forte
Nei campi in erba sintetica con intaso in sabbia + gomma nobilitata è possibile giocare in teoria “sempre”. Il costo della manutenzione è ridotto rispetto ai campi in erba naturale perché è sufficiente spazzolare l’intaso con cadenza media 2 volte alla settimanale, dissodare e pulire l’intaso una volta l’anno integrando una minima parte della gomma rimossa, ma l’ammortamento dell’investimento e l’accantonamento per la sostituzione del sistema in erba sintetica a fine ciclo di vita è più oneroso nel bilancio annuo del campo.
Nei campi in erba sintetica con intaso in sabbia + gomma nobilitata + intaso organico vegetale è possibile giocare con maggior stabilità sul terreno che tende a simulare l’erba naturale. Il costo della manutenzione ordinaria risulta ulteriormente ridotta perché l’intaso è più “stabile” quindi si spazzola una volta alla settimana, ma gli interventi straordinari per dissodare l’intaso sono necessari almeno 3 volte l’anno, la pulizia dell’intaso rimane invariata ma il reintegro della parte organica vegetale è la spesa più importante ed il costo complessivo della manutenzione è equivalente ad un campo in erba naturale mentre resta elevato il costo per l’ammortamento del campo e l’accantonamento per la sostituzione del sistema in erba sintetica a fine ciclo di vita.
I campi in erba sintetica realizzati con l’intaso interamente in materiale organico vegetale (cocco, sughero, lolla di riso, tutolo di mais, o corteccia di pino) sono attualmente il sistema più costoso del mercato ed il reintegro dell’intaso organico vegetale rende questa soluzione meno adatta se il risparmio a medio e lungo termine è un obiettivo da perseguire.
Il costo del campo ibrido POWERgrass comprensivo l'ammortamento dell'investimento iniziale, l'accantonamento per la sostituzione del sistema calcolando prudenzialmente un ventennio, la manutenzione ed i consumi idrici, a parità di numero di ore di gioco reali, offre un costo equivalente ad un campo sintetico. A fronte di un investimento sulle macchine professionali per la manutenzione ordinaria e l'acquisto di concimi, sementi e vernice per le righe bianche annualmente si riduce sensibilmente il consumo dell'acqua potatibile per l'irrigazione, si eliminano quasi i costi della manuntezione straordinaria e si previene il rischio danni da intemperie che provocano allagamenti.