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L'effetto dei raggi UV sulle fibre artificiali

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Effetti dei raggi UV sulle fibre artificialiEffetti dei raggi UV sulle fibre artificiali

I raggi ultravioletti (UV) hanno un impatto significativo sulle fibre sintetiche e sull'erba artificiale, influenzandone la durabilità, l'aspetto e le proprietà meccaniche. Le fibre sintetiche, come il polipropilene, il polietilene e il nylon, sono comunemente utilizzate per la produzione di erba artificiale e sono particolarmente suscettibili ai danni causati dall'esposizione prolungata ai raggi UV. Quando queste fibre vengono esposte alla luce solare, i raggi UV possono innescare processi di degradazione fotochimica, che portano alla rottura dei legami chimici all'interno delle molecole polimeriche. Questo processo di fotodegradazione può causare una serie di effetti negativi.

Innanzitutto, l'esposizione ai raggi UV può portare a una perdita di resistenza meccanica delle fibre sintetiche. Con il tempo, le fibre possono diventare fragili e meno elastiche, aumentando il rischio di rotture e danneggiamenti. Questa perdita di integrità strutturale può influenzare negativamente la funzionalità dell'erba artificiale, riducendone la capacità di sopportare il traffico pedonale e altre sollecitazioni fisiche.

Un altro effetto significativo dei raggi UV è la decolorazione. L'esposizione prolungata alla luce solare può causare lo sbiadimento dei colori delle fibre sintetiche, rendendo l'erba artificiale meno attraente dal punto di vista estetico. Questo avviene perché i raggi UV possono degradare i pigmenti utilizzati per colorare le fibre, alterando la loro capacità di riflettere la luce visibile. Di conseguenza, l'erba artificiale può perdere la sua vivacità e assumere una tonalità più opaca e sbiadita.

Per mitigare questi effetti negativi, i produttori di erba artificiale spesso incorporano stabilizzatori UV e additivi anti-UV nelle fibre sintetiche durante il processo di produzione. Questi additivi aiutano a proteggere le fibre dall'azione degradante dei raggi UV, prolungando la loro vita utile e mantenendo l'aspetto estetico desiderato.

Tuttavia e prescindere dal maggiore inquinamento apportato dagli additivi, anche con l'uso di stabilizzatori l'esposizione prolungata ai raggi UV può comunque portare a un certo grado di degradazione nel tempo, rendendo necessaria la manutenzione e la sostituzione dell'erba artificiale dopo un certo periodo.

Carlo RECALCATI

Classe 1968, studia Fisica a Milano e Antropologia culturale a Bordeaux (Francia). Da sempre appassionato di tecnologia, storia e sport ha fondato e diretto diverse associazioni di settore e scritto numerosi articoli spaziando dalla ricerca archeologica all'intelligenza artificiale.
Nel 1985 è stato il più giovane membro del Mensa Italia con un QI di 154.
Attualmente è Executive Managing Director di POWERgrass.

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