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LLPP - Offerta equivalente e principio del risultato

Implementare i principi di equivalenza e di risultato nei campi sportivi può essere complesso perché il settore è in continua evoluzione e, nel corso degli anni, non tutte le soluzioni si sono dimostrate efficaci. Pertanto, è fondamentale stabilire dei criteri di valutazione che permettano un confronto competitivo, oggettivo e trasparente tra i vari sistemi oggi presenti sul mercato.

Il principio dell'equivalenza dell'offerta e il suo rapporto con il principio del risultato

Bilanciare il principio della equivalenza con il risultatoBilanciare il principio della equivalenza con il risultato

Nel contesto dei lavori pubblici, l’importanza del principio dell'equivalenza dell'offerta è essenziale per comprendere l'attività contrattuale e le dinamiche di gestione e controllo delle prestazioni. Questo principio, insieme al principio del risultato, forma la base per una gestione efficace e efficiente di progetti e attività.

Il principio del risultato, d'altro canto, si riferisce al dovere del contraente di garantire un risultato finale predeterminato. In altre parole, il contraente si impegna a consegnare un lavoro o un servizio di qualità definita entro un periodo di tempo stabilito, come specificato nel contratto.

"Le SA devono ispirare le proprie scelte discrezionali più al raggiungimento del risultato sostanziale che a una lettura meramente formale della norma da applicare", come descritto in un articolo di Lavori Pubblici, il quale sostiene che le prestazioni offerte da un contraente non devono necessariamente corrispondere a quelle descritte nel capitolato speciale d'appalto.

Il comma 4 dell’art. 1 del d.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici), secondo il TAR Campania ha una particolare portata innovativa nell’operato delle stazioni appaltanti, in quanto si traduce nel dovere degli enti committenti di ispirare le loro scelte discrezionali più al raggiungimento del risultato sostanziale che a una lettura meramente formale della norma da applicare.

Un modus operandi che si può realizzare non soltanto nella scelta di un’offerta tecnica equivalente e comunque conforme a quanto chiesto con la lex specialis, ma anche a dare un criterio metodologico di selezione da parte della SA fondato sugli elementi sostanziali e non formali.

Fonte: il sito di Lavori Pubblici

L'interconnessione tra questi due principi garantisce una regolamentazione equa e trasparente nelle gare d'appalto. In teoria, il principio dell'equivalenza dell'offerta dovrebbe evitare l'accettazione di offerte eccessivamente basse, in quanto queste potrebbero non essere in grado di soddisfare il principio del risultato. Pertanto, stabilisce un equilibrio tra il valore economico dell'offerta e la qualità del servizio o del lavoro promesso.

Tuttavia, nonostante l'importanza di questi principi, la loro applicazione pratica può essere complicata. Ad esempio, possono sorgere questioni se l'offerta non è chiara o se il contraente non è in grado di fornire il risultato promesso. Inoltre, può essere difficile valutare se un'offerta è "equivalente" a un'altra, in particolare in termini di qualità. Pertanto, è fondamentale che le autorità competenti vigilino sulla corretta applicazione di questi principi e stabiliscano dei criteri chiari ed oggettivi.

E' necessario comprendere come implementare efficacemente il principio dell'equivalenza dell'offerta tecnica ed il principio del risultato può portare a una gestione più efficiente dei lavori pubblici, contribuendo a evitare sprechi di risorse e a garantire migliori risultati. Questo miglioramento sarebbe in linea con gli obiettivi di modernizzazione e efficienza della pubblica amministrazione.

In conclusione, il principio dell'equivalenza dell'offerta e il principio del risultato sono fondamentali per garantire uno sviluppo evolutivo di innovazione, sostenibilità e giustizia nelle aggiudicazioni pubbliche. Nonostante le sfide nella loro applicazione, entrambi i principi offrono un quadro solido per assicurare che i contraenti siano trattati in modo equo e che i progetti vengano portati a termine in modo soddisfacente nell'interesse pubblico.

Criteri di valutazione per campi sportivi

Ai fini di individuare il progetto più adatto alle proprie esigenze e l'impresa più competente in grado di realizzarlo in tempo utile, di seguito, proponiamo alcuni criteri particolarmente pertinenti e attuali, che rispecchiano l'approccio normativo corrente.

A. Offerte con previsioni di durata dell'impianto e relativa garanzia, volte a soddisfare le vere necessità di utilizzo dell'impianto su base annua, con riduzione dei costi di gestione che, al tempo stesso, assicurano la permanenza e la uniformità delle prestazioni su base annua e pluriennale. Il concorrente dovrà fare riferimento ad indicatori ufficiali oppure di mercato applicabili. Punti max 40.

Nello specifico sono valutate maggiormente le proposte che offrono:

  1. Scenari con stima della durata del ciclo di vita tenuto conto una frequenza d’uso pari a 1000 ore per partite ed allenamenti per una rosa di 25 giocatori; punti max 10.
  2. Contratti con copertura maggiore del valore della garanzia di sistema; punti max 10.
  3. Scenari esaustivi con stima dell’ammortamento annuo (per coefficienti percentuale al valore dell’opera) ivi compreso i costi d’uso e di manutenzione rispetto al progetto ed altri sistemi similari del mercato; punti max 10.
  4. Affidabilità degli indicatori prestazionali e di durata; punti max 10

B. Sistemi innovativi ed eco-sostenibili con prova di efficacia, che tengano conto delle variazioni climatiche con scenari di almeno 30 anni, nel rispetto del principio DNSH e della tassonomia verde che deve rispettare le garanzie sociali minime, promuovere un ambiente migliore e un'occupazione qualificata anche attraverso l'opportunità di acquisire nuove competenze che sviluppino il senso critico e civico; l'offerente dovrà sviluppare una relazione che illustri i processi funzionali, i risultati attesi, gli studi e gli esempi di successo, nonché le modalità e la durata del contributo che intende fornire. Punti max 20.

C. La struttura organizzativa aziendale per la gestione della commessa, le qualifiche e l'esperienza del personale impiegato. Il concorrente dovrà produrre un CV del Project Manager, del Direttore di cantiere, del Capo cantiere e degli Operatori Specializzati a disposizione dell’azienda laddove si evince le competenze e l’esperienza acquisita come squadra di lavoro nei campi pari o equivalenti al sistema offerto negli ultimi 5 anni. Punti max 10

D. Affidabilità del crono-programma dei lavori e del giornale di cantiere mediante a) la metodologia di esecuzione dei lavori con indicazioni della manodopera, macchinari, attrezzature e degli strumenti di controllo di qualità delle varie fasi e sotto-fasi nella disponibilità dell’azienda e b) il metodo di rendicontazione del giornale di cantiere allo scopo di rendere trasparente ed accessibile l’andamento effettivo dei lavori da parte della DL e RUP. Punti max 10

E. Proposte esaustive del piano d’uso e manutenzione ordinaria e straordinaria che specificano tipologia, modalità e tempistica d’uso di macchinari specifici per favorire la eco-efficacia degli interventi ed il contenimento dei consumi energetici; il concorrente deve spiegare le motivazioni e l’impatto degli interventi sulla conservazione delle prestazioni attese, sui metodi di misurazione e sugli indici di riferimento per garantire la eco-efficacia del sistema. Punti max 10.

F. Prezzo complessivo dell’offerta con indicazione degli oneri aziendali della sicurezza e della manodopera non soggette a ribasso. Punti max 10.

Dott. Agr. Niko SARRIS

Classe 1969, laureato in Agraria, ideatore del sistema in erba ibrida POWERgrass di cui oggi detiene 5 brevetti internazionali. Ama la natura, la sincerità e lo sviluppo di progetti sostenibili dove tutti vincono! Attualmente, è l'Amministratore Unico della società "Gli Specialisti del Verde", il Direttore Tecnico della "POWERgrass" e Consulente all'ippodromo di San Siro!

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