Phone +39 02 36 740 119      eMail Flag IT Log inLog in
Menu
logo

L'Impatto della Lavorazione Meccanica del Terreno sulla Struttura del Suolo

More in this section

La lavorazione meccanica del terrenoLa lavorazione meccanica del terreno

La lavorazione meccanica del terreno ricopre un ruolo prominente nell'agricoltura moderna, particolarmente in termini di preparazione del terreno per la semina. Tuttavia, questo processo può avere conseguenze negative sulla struttura del suolo, il che è motivo di preoccupazione per la sostenibilità a lungo termine dell'agricoltura.

Innanzitutto, la lavorazione meccanica può causare una distruzione fisica della struttura del suolo, che a sua volta porta alla compattazione del suolo (1). Questa compattazione può limitare la crescita delle radici delle colture, riducendo così il rendimento delle colture ed esponendo il suolo all'erosione. Un articolo pubblicato nel "Journal of Soil and Water Conservation" (2) ha scoperto che la lavorazione intensiva può aumentare significativamente il rischio di erosione del suolo.

Un altro effetto significativo della lavorazione meccanica è l'alterazione del contenuto di materia organica del suolo (3). La materia organica del suolo è essenziale per mantenere una struttura di suolo sana, fornire alimenti alle piante e trattenere l'acqua. Tuttavia, la lavorazione può accelerare la decomposizione della materia organica, riducendo il contenuto totale di materia organica nel suolo. Questo può avere un impatto negativo sulla produttività del suolo a lungo termine.

Inoltre, la lavorazione meccanica può anche influenzare la biodiversità del suolo (4). Le diverse comunità microbiche presenti nel suolo svolgono un ruolo essenziale nel mantenere la salute e la fertilità del suolo. La lavorazione può rompere queste comunità e ridurre la biodiversità nel suolo. Questo può avere implicazioni significative per la funzionalità dell'ecosistema del suolo.

Le tecniche che garantiscono il terreno sempre verde non distruggono il complesso strutturale del terreno, aiutano a trattenere l'acqua all'interno degli aggregati, risparmiando l'acqua destinata all’irrigazione, facilitano il drenaggio dell'acqua piovana evitando l'erosione del terreno e promuovono processi biologici e simbiotici vicino alle radici delle piante. Tuttavia, per comprendere la tecnica migliore per ogni coltura serve uno studio approfondito e un impegno maggiore. Di solito, l'associazione di piante complementari e un'alimentazione equilibrata rispettando la catena alimentare emulando la natura, possono fare la differenza!

In conclusione, mentre la lavorazione meccanica del terreno può risultare utile nell'immediato per la preparazione del terreno per la semina, può avere un impatto significativo sulla struttura del suolo. Questo solleva domande sulla sostenibilità a lungo termine di tali pratiche, particolarmente in un contesto in cui la salute del suolo è sempre più riconosciuta come un fattore critico per la sicurezza alimentare globale. Gli agricoltori e i responsabili delle politiche agricole devono quindi considerare attentamente le implicazioni a lungo termine dell'uso della lavorazione meccanica del terreno. La consociazione di colture complementari ed il nutrimento equilibrato nel rispetto della catena alimentare, possono fare la differenza!

Fonti:

1. [Håkansson, I., & Reeder, R. C. (1994). Subsoil compaction by vehicles with high axle load—Extent, persistence and crop response. Soil and Tillage Research, 29(2-3), 277-304.](https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0167198794900577)

2. [Poesen, J., Nachtergaele, J., Verstraeten, G., & Valentin, C. (2003). Gully erosion and environmental change: importance and research needs. Catena, 50(2-4), 91-133.](https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0341816202001892)

3. [Reicosky, D. C., & Forcella, F. (1998). Cover crop and soil quality interactions in agroecosystems. Journal of Soil and Water Conservation, 53(3), 224-229.](https://www.jswconline.org/content/53/3/224.short)

4. [Tsiafouli, M. A., Thébault, E., Sgardelis, S. P., De Ruiter, P. C., Van der Putten, W. H., Birkhofer, K., ... & Brady, M. V. (2015). Intensive agriculture reduces soil biodiversity across Europe. Global change biology, 21(2), 973-985.](https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/gcb.12752)

Dott. Agr. Niko SARRIS

Classe 1969, laureato in Agraria, ideatore del sistema in erba ibrida POWERgrass di cui oggi detiene 5 brevetti internazionali. Ama la natura, la sincerità e lo sviluppo di progetti sostenibili dove tutti vincono! Attualmente, è l'Amministratore Unico della società "Gli Specialisti del Verde", il Direttore Tecnico della "POWERgrass" e Consulente all'ippodromo di San Siro!

Altri articoli dello stesso autore

Modulo di contatto

Attenzione: la compilazione e l'invio del presente modulo elettronico implica l'accettazione di quanto indicato nell'informativa