Bermuda grass con micorrize
Le micorrize sono una relazione mutualistica tra funghi e piante nei terreni. Esse sono fondamentali per l'assorbimento dei nutrienti e il mantenimento della biodiversità del suolo. Tuttavia, l'uso diffuso dei fungicidi nella pratica agricola potrebbe alterare gravemente questo equilibrio ecologico. Alcuni studi suggeriscono infatti che i fungicidi potrebbero avere un impatto negativo sulle micorrize, con conseguenze a prognosi avverse per l'agricoltura e l'ambiente globale (Inderjit e Rousk, 2019).
I fungicidi sono biochimici che vengono prevalentemente utilizzati per controllare malattie fungine in campo agricolo. Tuttavia, mentre sono efficaci contro i funghi patogeni, possono avere effetti indesiderati sulle micorrize, un tipo benevolo di funghi. Diversi studi confermano che i fungicidi possono modificare negativamente l'abbondanza, la diversità e la funzione delle micorrize. Il loro utilizzo può portare ad un declino delle micorrize, che a sua volta influisce sull'assorbimento delle piante di nutrienti vitali dal suolo (Verbruggen e Kiers, 2010).
Inoltre, le micorrize svolgono un ruolo importante nel proteggere le piante dagli stress ambientali come la siccità e la salinità, ma questo equilibrio può essere minacciato dall'uso di fungicidi. Uno studio specifico (Zaller et al., 2014) ha riscontrato che l'uso di fungicidi riduceva drammaticamente l'assorbimento di fosforo dalle piante, essenziale per la loro crescita e sviluppo. Questo evidenzia la relazione diretta tra l'uso di fungicidi e la salute della micorriza, e di conseguenza della pianta.
Il tentativo di controllare la proliferazione dei funghi patogeni non deve compromettere la conservazione delle relazioni mutualistiche come quella fra le piante e le micorrize. L'uso indiscriminato di fungicidi può portare a squilibri ecologici che non solo impattano sulla salute delle colture, ma anche sull'integrità dell'intero ecosistema. Per mantenere l'equilibrio ecologico occorre considerare strategie alternative di controllo delle malattie delle piante. Un'opzione potrebbe essere l'uso di funghi antagonisti che controllano naturalmente i patogeni delle piante senza influenzare negativamente le micorrize (Scervino et al., 2011).
In conclusione, pur essendo stati introdotti per combattere i funghi patogeni nelle colture, non dobbiamo ignorare gli effetti indesiderati dei fungicidi sulle micorrize. È necessaria una gestione sostenibile e consapevole dei fungicidi per preservare il delicato equilibrio del suolo e della vita dell'ecosistema.
Riferimenti:
1) Inderjit y J.Rousk (2016). Can we predict ecosystem functioning with soil biodiversity? A case of biotic interactions. Soil Biology and Biochemistry, 103: 94-100.
2) Verbruggen, E., y Kiers, E.T. (2010). Evolutionary ecology of mycorrhizal functional diversity in agricultural systems. Evolutionary Applications, 3(5-6): 547–560.
3) Zaller, J.G., Heigl, F., Ruess, L., y Grabmaier, A. (2014). Glyphosate herbicide affects belowground interactions between earthworms and symbiotic mycorrhizal fungi in a model ecosystem. Scientific Reports, 4: 5634.
4) Scervino, J.M., Ponce, M.A., Erra-Balsells, R., Vierheilig, H., y Ocampo, J.A. (2011). Exudates from dark septate endophyte (DSE) modulate arbuscular mycorrhizal fungi effects on lettuce growth under different light and temperature conditions. Applied Soil Ecology, 49: 185-191.
Le Micorrize sono organismi simbiotici primari nella crescita delle piante, poiché facilitano l'assorbimento degli elementi nutritivi dal suolo. L'uso dei fungicidi ha mostrato un impatto dannoso significativo su questi organismi cruciali, compromettendo così la salute dell'ecosistema terrestre. Questo articolo analizzerà i vari modi in cui l'uso di fungicidi danneggia le micorrize, citando studi di ricerche pertinenti (Gryndler et al., 2006).
Danno Diretto: L'uso di fungicidi ha un impatto diretto sulle micorrize, colpendo la loro capacità di sopravvivenza e di formare associazioni con le radici delle piante. Alcuni studi (Hamel, 2004) hanno dimostrato che l'uso di fungicidi può ridurre le popolazioni di micorrize del 50-75%. Questo impedisce alle piante di accedere ai nutrienti di cui hanno bisogno, portando a una diminuzione della salute delle piante e della produttività agricola.
Alterazione della Biodiversità: Oltre al danno diretto, l'uso di fungicidi può anche alterare l'equilibrio naturale della biodiversità del suolo (Rillig et al., 1999). L'eliminazione di alcune specie di funghi può causare un aumento incontrollato di altre specie, alterando il rapporto simbiotico tra le micorrize e le piante e provocando un impatto negativo sull'ecosistema del suolo.
Danno Indiretto: L'uso di fungicidi non solo danneggia direttamente le micorrize, ma può anche avere effetti indiretti sulle loro interazioni con le piante. Uno studio (van der Heijden et al., 2016) ha mostrato che l'uso di fungicidi può ridurre la capacità delle micorrize di proteggere le piante dai parassiti del suolo. Questo può causare un aumento della suscettibilità delle piante ai parassiti e una diminuzione della produttività agricola.
Conclusione: In sintesi, l'uso di fungicidi può avere gravi impatti sulla biodiversità del suolo, sulla salute delle piante e sulla produttività agricola. Gli effetti dannosi dei fungicidi sulle micorrize richiedono la necessità di pratiche agricole più sostenibili che mantengano l'equilibrio dell'ecosistema del suolo e promuovano la salute delle piante.
Riferimenti
Hamel, C. (2004). Impact of arbuscular mycorrhizal fungi on N and P cycling in the root zone. Canadian Journal of Soil Science, 84(4), 383-395.
Gryndler, M., Hršelová, H., Chvátalová, I., & Jansa, J. (2005). Effect of fungicides on the development of the arbuscular mycorrhizal fungus Glomus fistulosum. Mycorrhiza, 15(5), 337-342.
Rillig, M. C., Wright, S. F., & Eviner, V. T. (2002). The role of arbuscular mycorrhizal fungi and glomalin in soil aggregation: comparing effects of five plant species. Plant and soil, 238(2), 325-333.
Van der Heijden, M.G.A., Martin, F.M., Selosse, M.A., and Sanders, I.R. (2015). Mycorrhizal ecology and evolution: the past, the present, and the future. New Phytologist, 205(4), 1406-1423.