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Ecosostenibilità dei campi sportivi: un goal per la salute del pianeta

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Ecosostenibilità dei campi sportiviEcosostenibilità dei campi sportivi

La crescente preoccupazione per l'ambiente sta spingendo aziende e società ad adottare strutture eco-sostenibili in ogni settore dell'industria, inclusa l'industria sportiva. Ogni settore è chiamato a fare la propria parte, e il mondo del calcio, in particolare, ha il potere e l'influenza per guidare un cambiamento significativo in termini di ecosostenibilità.

La sostenibilità ambientale nel calcio va oltre la mera installazione di pannelli solari sugli stadi o il riciclo di rifiuti. Riguarda anche il tipo di erba utilizzata nei campi, il consumo di acqua, la generazione di energia, la mobilità dei tifosi, la gestione dei rifiuti e lo sviluppo dei dintorni dello stadio.

Ecosostenibilità negli Stadi

Il trend di costruire stadi eco-sostenibili ha preso piede negli ultimi anni e sempre più stadi in tutto il mondo stanno diventando verdi. In Germania, ad esempio, il Rhein-Neckar-Arena dello Hoffenheim è noto per la sua struttura a basso consumo energetico, con un tetto coperto di pannelli solari. Un approccio simile è stato seguito dallo stadio nazionale di Taiwan che integra pannelli solari nella struttura architettonica, consentendo la produzione autonoma del 100% del suo fabbisogno energetico.
Negli Stati Uniti, il Lincoln Financial Field, casa dei Philadelphia Eagles, è uno stadio che produce energia pulita attraverso un mix di pannelli solari e turbine a vento.

Ma l'ecosostenibilità riguarda anche le politiche di gestione dei rifiuti. Ad esempio, l'Emirates Stadium di Londra ha adottato una politica di riciclaggio e compostaggio per ridurre l'invio di rifiuti in discarica, mentre il Century Link Field di Seattle è riuscito a recuperare l'80% dei rifiuti prodotti, grazie a una stretta collaborazione con i concessionari di cibo e bevande e con fornitori di prodotti compostabili o riciclabili.

La Sostenibilità dei Campi di Calcio

E' importante vedere anche le prassi adottate sui campi di calcio. La Forest Green Rovers Football Club, una squadra di calcio di quarta divisione inglese, ad esempio, ha accolto con entusiasmo l'ecosostenibilità, diventando totalmente vegan e utilizzando un trattore guidato da GPS per il taglio del prato, per ridurre il consumo di acqua e carburante.

Più club dovrebbero seguire l'esempio e destreggiarsi tra varietà di erba resistenti alla siccità, sistemi di irrigazione ad alta efficienza e 'luci di crescita' LED per risparmiare energia.

Mobilità Sostenibile per i Tifosi

La mobilità dei tifosi rappresenta anche una parte importante dell'impegno ecologico dei club. Il trasporto pubblico, le biciclette e i car sharing possono ridurre notevolmente l'impatto ambientale dei trasferimenti del pubblico agli stadi. Offrire servizi di navetta gratuiti o concedere sconti sulle biglietterie a chi viaggia in maniera sostenibile può incoraggiare comportamenti positivi.

Pensare al Verde intorno e dentro gli Stadi

Il verde all'interno degli stadi e nei littori limitrofi non solo crea un ambiente più piacevole, ma contribuisce significativamente alla sostenibilità ambientale. Gli spazi verdi possono aiutare a gestire l'acqua piovana, riducendo la quantità che finisce nelle fognature, disponendo di aree per la biodiversità, migliorando la qualità dell'aria e fornendo aree di gioco e di riposo per i membri della comunità.

Conclusioni

La sostenibilità ambientale nel mondo del calcio affronta numerose sfide, ma offre anche molte opportunità. Con una maggiore attenzione alla progettazione e all'ingegneria ambientale, alla selezione dei materiali, al consumo di risorse, alla mobilità dei tifosi e alla creazione di spazi verdi, l'industria del calcio può fare passi decisivi verso un futuro più sostenibile.

E' un impegno che va molto oltre il mero attivismo ambientale: si tratta di una comprensione crescente che il futuro del nostro pianeta e del calcio sono intrinsecamente legati. Promuovere buone pratiche ecologiche nelle società sportive significa puntare ad un gol più grande, quello di lasciare un pianeta vivibile alle generazioni future. In molti stanno già seguendo questa strada. Rimane da sperare che altri decidano presto di unirsi a loro. Perché nel calcio, come nella vita, ogni azione conta. E quando si tratta di ambiente, anche il calcio deve fare la sua parte.

Carlo RECALCATI

Classe 1968, studia Fisica a Milano e Antropologia culturale a Bordeaux (Francia). Da sempre appassionato di tecnologia, storia e sport ha fondato e diretto diverse associazioni di settore e scritto numerosi articoli spaziando dalla ricerca archeologica all'intelligenza artificiale.
Nel 1985 è stato il più giovane membro del Mensa Italia con un QI di 154.
Attualmente è Executive Managing Director di POWERgrass.

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