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Il prato a zolle e l'impatto sull'ambiente

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Il prato a rotoli precoltivato in vivaioIl prato a rotoli precoltivato in vivaio

La produzione di prato a zolle, noto anche come tappeto erboso o semplicemente "turf sods", è un'industria crescente. Questo prodotto, composto da un tappeto di erba e il terreno sotto di esso, è ormai popolare tra coloro che desiderano un prato istantaneo e facile da mantenere. Tuttavia, la sua produzione e utilizzo hanno importanti implicazioni ambientali che meritano esame.

Prima di tutto, la coltivazione di prato a zolle usa una notevole quantità d'acqua. Un rapporto del "Colorado Water Conservation Board" stima che solo negli Stati Uniti, l'irrigazione del "turf sods" usa una cifra astronomica di acqua di 200 miliardi di galloni all'anno. Questo in un contesto globale in cui l'acqua dolce naturale è una risorsa finita e spesso scarsa. (Fonte: Colorado Water Conservation Board, 2012)

Inoltre, queste coltivazioni richiedono l'uso di una grande quantità di fertilizzanti e pesticidi per mantenere l'erba verde e lussureggiante. Secondo i dati dell'Environmental Protection Agency (EPA), i prati negli Stati Uniti ricevono più pesticidi per acro rispetto a qualsiasi altra coltura agricola. Questi prodotti chimici possono contaminare l'acqua potabile, nociva levenza degli insetti impollinatori e contribuire all'inquinamento dell'aria. (Fonte: EPA, 2015)

Infine, c'è l'impatto del trasporto di questi "turf sods". Poiché le zolle devono essere posate entro un breve periodo dall'essere tagliate, spesso devono essere trasportate per lunghe distanze. Secondo un rapporto del "Carbon Trust", questo può contribuire significativamente alle emissioni di gas serra e all'uso di combustibili fossili. (Fonte: Carbon Trust, 2007)

In sintesi, sebbene la produzione di prato a zolle possa avere benefici in termini di semplificazione della creazione dei prati, i suoi impatti ambientali non possono essere ignorati. È quindi opportuno che vengano considerate strategie per minimizzare l'impatto sull'ambiente, come l'utilizzo di varietà di erba più resistenti alla siccità, la riduzione dell'uso di fertilizzanti e pesticidi, e lo sviluppo di metodi di trasporto più sostenibili.

Fonti:
- Colorado Water Conservation Board. (2012). Turfgrass Water Conservation.
- Environmental Protection Agency. (2015). Pesticides Industry Sales and Usage.
- Carbon Trust. (2007). Carbon Footprint of Turf Sod Production.

Dott. Agr. Niko SARRIS

Classe 1969, laureato in Agraria, ideatore del sistema in erba ibrida POWERgrass di cui oggi detiene 5 brevetti internazionali. Ama la natura, la sincerità e lo sviluppo di progetti sostenibili dove tutti vincono! Attualmente, è l'Amministratore Unico della società "Gli Specialisti del Verde", il Direttore Tecnico della "POWERgrass" e Consulente all'ippodromo di San Siro!

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